venerdì 7 agosto 2015

Interni/ Renzi preannuncia un masterplan del Pd sul Sud

Roma, 7 agosto - "Questa tappa deve costituire il primo di una serie di appuntamenti che vi propongo. Oggi iniziamo la discussione, poi vi propongo un secondo momento con un seminario di approfodimento durante la Festa dell'Unita' a Milano, sabato 5 o domenica 6 settembre. E proporrei che nei 10 giorni successivi, verso il 15 e il 16 settembre, alla ripresa dell'azione parlamentare e prima della Stabilita', il Pd uscisse con un Master Plan per il sud con proposte complete".
  Matteo Renzi apre la direzione del Pd dedicata al Sud spiegando che "c'e' una spasmodica ricerca della notizia, ma non ci sono 'bombe' o notizie ad effetto. Pensare di affrontare il tema del Mezzogiorno con una notizia ad effetto e basta è tradire un problema ben piu' complesso".
Il premier anticipa poi che non offrirà  soluzioni a sorpresa, ma intende indicare una analisi e un percorso, un vero e proprio masterplan. Oggi quindi, spiega, "non concluderemo con un documento finale e risolutivo". Renzi torna alla polemica sulle frasi dette qualche giorno fa. "Quando dico basta ai piagnistei, dico di uscire dall'ottica che il declino e' il nostro destino e che abbiamo le sfortune per un destino cinico e baro", spiega.
  "Non serve un elenco di buoni propositi - aggiunge - ma un patto da fare. Mezzogiorno non deve essere una battaglia interna. Dopo decenni di occasioni perdute, ci siamo messi a fare le cose che dovevano essere fatte. Se la ripresa si e' messa in moto - rivendica - e' merito del Pd". Poi aggiunge: "Se il sud e' in difficoltà non e' colpa di chi avrebbe abbandonato il sud. La retorica del sud abbandonato è autoassolutoria. L'autoassoluzione e' un elemento che concorre alla crisi del mezzogiorno e del sud".
 
Sud: Renzi, oggi hashtag e' #zerochiacchiere
"Oggi l'hashtag e' #zerochiacchiere". Cosi' il premier Matteo Renzi. E c'e' una congiuntura per cui e' possibile varare misure concrete, avendo il Pd tutti i rappresentanti ai vertici del Sud. "E' ora di finirla di dire di chi e' la colpa: oggi èdel Pd - prosegue Renzi - se c'e' un elemento estremamente positivo delle regionali è che nel giro di un anno si e' fatto filotto.
"Il colpevole non e' il maggiordomo, per una volta abbiamo trovato il responsabile: è il Pd. Se il Pd perde ha perso il Pd, se vince ha vinto il Paese". "Non si puo' piegare il tema del Sud a fini correntizi". Cosi' il premier. "C'e' solo una cosa che mi lascia perplesso: dire che il governo non ha fatto niente. Potrei ricordare quel che abbiamo fatto". "E vorrei che fosse anche chiaro che non andremo da nessuna parte se dopo aver elencato le cose da fare e le strategie pronte, non porremo al centro della nostra azione l'investimento sul capitale umano e in particolare sull'infanzia negata e sulla cultura. Quando dico che bisogna rottamare il piagnisteo - spiega ancora - non dico che non si deve denunciare ciò che non va, ma a noi ci pagano per risolvere ciò che non va. Il dire solo cio' che non va è un elemento anticrescita. C'e' una pigrizia intellettuale di chi parla solo di cio' che non funziona".
"Abbiamo fatto tante iniziative sulla questione settentrionale perche' al Nord non vincevamo nemmeno col Garattaevinci, inseguivamo il successo della Lega. Questo non esime però la classe dirigente del mezzogiorno ad assumersi le sue responsabilità". Non e' vero che "negli ultimi anni l'agenda l'ha dettata Berlusconi: l'agenda l'ha dettata la Lega".

Nessun commento:

Posta un commento