venerdì 28 agosto 2015

ESTERI/ Il marò GIRONE ha preso la dengue, malattia infettiva tropicale


NEW DELHI, 28 agosto - "Sì, Salvatore ha preso questa infezione e si sta curando". Così all'ANSA Michele Girone, il padre del fuciliere di Marina, Salvatore Girone risponde all'ANSA su voci secondo cui il marò pugliese è affetto da Dengue, una malattia infettiva tropicale. "Ora", precisa il papà di Girone, "sta un po' meglio". 
 La moglie ed i figli di Salvatore Girone sono da due giorni a New Delhi. Lo ha appreso l'ANSA. Vania Ardito ed i piccoli Michele e Martina sono giunti due giorni fa nella capitale indiana e sono vicini al militare che e' ricoverato in una normale camera di ospedale. I sanitari tengono controllano il livello delle sue piastrine per un decorso della malattia previsto in 7-10 giorni.

Min. Difesa, condizioni Girone non preoccupanti  
 "Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso". Lo rende noto il Ministero della difesa riferendo delle condizioni sanitarie di Salvatore Girone ed annunciando di aver inviato in India due medici militari.
"Si rende noto - precisa il comunicato - che a seguito del ricovero del 2° Capo Salvatore Girone, affetto da febbre di dengue e ricoverato presso una struttura ospedaliera a Nuova Delhi, sono stati inviati due medici militari per assistere il Fuciliere di Marina. Si tratta di due specialisti, uno dell'Esercito appartenente al Policlinico del Celio ed il secondo dell'Aeronautica Militare che sono già giunti nella capitale indiana e hanno già visto il 2° Capo Girone e hanno incontrato i colleghi indiani che lo stanno seguendo. L'invio di due medici militari rientra nella prassi laddove un militare in servizio all'estero abbia problemi e non sia presente una struttura sanitaria militare nazionale a cui appoggiarsi come accade nei vari teatri operativi. Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso. Nella mattinata il Generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa , ha telefonato al militare italiano per verificare le sue condizioni e fargli sentire la vicinanza delle Forze Armate".

Cos'è la dengue
Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus. La dengue è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone.

Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.
Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.
La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.
Attualmente sono allo studio una serie di vaccini, anche se la conoscenza del virus e del suo meccanismo di azione sono aumentate solo in anni recenti, dopo che si è registrato un incremento della diffusione della malattia. Purtroppo, l’aver contratto la dengue protegge la persona solo contro il virus che l’ha causata ma non contro gli altri tre tipi virali.

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