venerdì 23 gennaio 2015

TRENTINO, finalmente tutte bianche anche le piste di fondo. Ecco dove andare

Questa foto è stata scattata oggi...
TRENTO, 23 gennaio - Finalmente la neve c'è, abondane, per sciatori e per fondisti. Il Trentino è anche la terra dello sci di fondo a tecnica classica o alternato. Non è un caso che proprio fra queste montagne si siano svolti 3 Campionati Mondiali, decine di tappe di Coppa del Mondo, Tour de Ski e la magica Marcialonga: la gara delle gare con 70 km a tecnica classica e ben 7500 partecipanti da tutto il mondo che si corre domenica prossima per fortuna in un panorama bianco.
Il sistema integrato SuperNordicSkipass permette di sciare e muoversi con un’unica card su 18 comprensori, anche fuori regione. Impianti e strutture dotati di servizi comuni e attrezzature di qualità, come scuole di sci, locali per il ristoro e sciolinatura. Tutte dispongono di tecnologie per l’innevamento programmato e offrono la garanzia della manutenzione giornaliera delle piste.
Questi i percorsi top assolutamente da provare per la loro particolarità e bellezza del tracciato. 

Sulla montagna di Trento, a pochi km dalla città sull’altopiano delle Viotte, ai piedi delle 3 Cime del Bondone. Scegliere la pista Gervasi, 8 km di tracciato, vario per l’andamento e per il paesaggio che si può ammirare percorrendola. Si parte con lo skyline delle Dolomiti di Brenta di fronte, mentre al giro di boa puoi godere della visione d’insieme di tutto il Trentino Orientale e scorgere il gruppo del Lagorai e le Pale di San Martino.

Il tempio della Marcialonga e dei Mondiali 2013: le nuove piste Est e Ovest collegano Predazzo con Molina di Fiemme, su un tracciato di circa 15 km. Il dislivello è minimo ma le piste presentano una varietà di territori attraversati che le rendono sempre interessanti per le sorprese che si presentano agli occhi dello sciatore. Si alternano infatti prati e boschi, si costeggiano torrenti, si attraversano paesi, da zone assolate si passa a luoghi coperti di brina. Tra le due piste, inoltre, per i più bravi, ci sono le piste dei mondiali che meritano di essere percorse almeno una volta per capire quanto forti siano i veri atleti.

La gestione e battitura dei tracciati è impeccabile ed è sul percorso che si snoda attorno a Malga Costa dove le capacità tecniche di ogni sciatore vengono messe alla prova. A metà strada ci si può fermare a Malga Costa per riprendere fiato prima di iniziare il ritorno. Anche su questa pista si passa più volte dagli assolati pascoli al bosco tra i maestosi abeti della Valle di Fiemme.

Sciando sulla pista Mondifrà ci si immerge per 10 km nel Parco Naturale Adamello Brenta. Sono proprio le Dolomiti di Brenta, che sembra di toccare con mano, che accompagnano per tutto il percorso, quando si esce dal bosco per sciare sul terreno mosso dei pascoli davanti a Malga Mondifrà.

A Passo Coe salite e discese si alternano in continuità mentre si passano malghe, spesse abetaie, larghi pascoli, vecchi cippi di confine di stato tra Impero austroungarico e Italia, mentre si costeggia un laghetto e quasi ci si intimorisce vedendo i missili della Base Tuono.
Pista sempre diversa, 15 km sempre pronti a dare filo da torcere se la si affronta in maniera non tranquilla. Un tracciato che non si dimentica, specialmente se percorso al mattino quando il sole sale dalla pianura veneta, laggiù sulla destra.

La pista Lavarone di 12 km è una passeggiata sull’Alpe Cimbra, alla portata di tutti. La vista si apre sull’Altopiano di Folgaria Lavarone e Luserna e verso quello di Asiago: bianche distese puntellate da masi con il tetto gonfio di neve. Sul percorso si incontrano numerosi ciaspolatori che passeggiano su percorsi a loro dedicati. Una volta finita la sciata, imperdibile una tappa gastronomica a Malga Millegrobbe: calda accoglienza, ottima cucina e, per chi vuole riposare i muscoli, un moderno centro benessere con sauna e massaggi.

Nessun commento:

Posta un commento