sabato 5 novembre 2016

USA-URSS, prove di cyberguerra


NEW YORK, 5 novembre - Gli hacker del Pentagono sono riusciti a penetrare i sistemi di comando del Cremlino, rendendoli vulnerabili ed esposti a possibili attacchi hacker se cio' dovesse essere ritenuto necessario dagli Usa, in particolare se si realizzasse la minaccia contro le elezioni presidenziali americane di martedi' prossimo. E' quanto emerge da alcuni documenti top secret dell'intelligence americana di cui la Nbc e' venuta in possesso. Violati anche la rete elettrica e quella delle telecomunicazioni della Russia. Dalle carte emerge come gli Stati Uniti abbiano di fatto seminato 'malware' nascosti in parte delle strutture e infrastrutture critiche della Russia, cosi' come quest'ultima - accusano da settimane gli americani - hanno fatto con gli Usa. Gli esperti spiegano come di fatto si stiano preparando i campi di battaglia per un possibile cyberscontro che potrebbe avere tra le conseguenze principali anche l'interruzione delle reti internet. L'amministrazione Obama considererebbe quindi un attacco al voto da hacker come Guccifer 2.0 - considerati vicini all'intelligence russa - come un vero e proprio atto di guerra a cui rispondere.
Cremlino, siamo in grado di fronteggiare cyber-minacce - "Le misure per assicurare la cyber-sicurezza e la sicurezza dei sistemi informativi sono al momento capaci di fronteggiare le minacce ufficialmente ventilate contro di noi dai rappresentanti di altri paesi". Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha commentato le indiscrezioni pubblicate da NBC secondo cui hacker del Pentagono avrebbero infiltrato la rete di comando del Cremlino.

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