L'ultimo temporale su Melbourne |
Le quattro vittime dell'asma da temporale |
Il temporale selvaggio che aveva colpito Melbourne nella notte di lunediha fatto esplodere e disperdere in città il polline che ha causato attacchi di asma anche nei pazienti che non avevano mai sofferto di asma prima.
Il portavoce delle ambulanze Victoria, Mick Stephenson, ha registrato un carico di lavoro di sei volte più grande a causa degli attacchi di asma. Il professor George Braitberg, capo del dipartimento di emergenza del Royal Melbourne Hospital, ha paragonato la scena in ospedale lunedi notte come una zona di guerra. Sette pazienti asmatici sono stati trasferiti al reparto di terapia intensiva dell'ospedale per le loro condizioni.
I temporali estivi, dunque, non ripuliscono l’aria. La loro associazione con gli attacchi d’asma, che era già nota da anni, viene ora ribadita con nuovi dati da una ricerca coordinata da Andrew Grundstein, climatologo della statunitense Università della Georgia. I dati in questione sono quelli relativi agli anni dal 1993 al 2004, raccolti in 41 ospedali dell’area di Atlanta. Su un totale di 4.383 giorni esaminati, 564, ovvero il 12,9 per cento, sono stati caratterizzati da temporali, in seguito ai quali sono state registrate 24.350 visite per attacchi d’asma (che negli Stati Uniti uccidono circa 5 mila persone all’anno), con un incremento del tre per cento del loro numero rispetto ai giorni in cui non si verificava questo fenomeno atmosferico. Un incremento niente affatto modesto come potrebbe sembrare, sottolinea Grundstein, ma che al contrario può porre un rilevante problema di salute pubblica in un’area che conta più di cinque milioni di abitanti. L’ipotesi prevalente nella spiegazione del legame tra asma e temporali è che il contatto con l’acqua piovana provochi la rottura dei grani di polline , liberando così nell’aria allergeni respirabili che vengono diffusi dai forti venti dei temporali, finendo con l’incrementare il rischio di attacchi d’asma nei soggetti allergici
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