NEW YORK, 22 novembre - Girolamo Curatolo, ingegnere italiano di una petroliera battente bandiera tricolore, è stato arrestato per aver scaricato rifiuti nell'oceano Atlantico. Lo riportano i media Usa. L'uomo si è dichiarato colpevole davanti al tribunale federale di Newark, in New Jersey, che lo ha condannato a otto mesi di carcere e al pagamento di una multa di 5mila dollari. I fatti risalgono al periodo tra il settembre 2014 e il gennaio 2015 - Gli scarichi provenivano da una nave cisterna, la Cielo di Milano, di proprietà della società D'Amica Shipping Italia S.p.A. Curatolo, direttore di macchina, assieme al primo ufficiale Danilo Maimone (che sarà processato a gennaio), secondo l'accusa, confermata dalla confessione dello stesso ingegnere, ha volontariamente effettuato lo scarico in mare di liquidi inquinanti nel corso di numerosi viaggi a New York, effettuati tra settembre 2014 e gennaio 2015.
Curatolo, oltre a confessare di aver violato il US Act to Prevent Pollution from Ships, ha ammesso di aver istruito i membri dell'equipaggio per mentire alla Guardia Costiera americana durante le ispezioni.
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