venerdì 23 ottobre 2015

INTERNI/ BARI, congresso ANM, attacco al governo

BARI 23 ottobre -Parole pesanti contro la politica dai magistrati al 32mo Congreesso dell'Anm a Bari, a cui partecipa anche il presidente della Repubblica Mattarella.
Il presidente Rodolfo Sabelli dice che tra le toghe e la politica non è più scontro aperto, ma resta la tensione., con una "dinamica meno accesa nella forma ma più complessa". Sabelli  punta l'indice contro chi con una "consapevole strategia di delegittimazione" ha raffigurato l'Anm come espressione di una "corporazione volta alla difesa dei propri privilegi". La tensione con la politica viene espressa anche nella 'bocciatura della Riforma della Giustizia: 'C'è una "timidezza" negli interventi normativi per il contrasto alla corruzione, "incoerente" con la scelta di aumentare le sanzioni per alcuni reati comuni, che sa invece di "cedimento a superficiali appetiti giustizialisti". ll ddl sulla prescrizione: "è deludente".
Sabelli non fa nomi ma è chiaro che si riferisce alle polemiche che ci sono state tra il premier e il sindacato delle toghe sulle riforme del governo che hanno riguardato lo status dei magistrati (dal taglio delle ferie alla nuova disciplina sulla responsabilità civile). E sul tema delle intercettazioni: "ha finito con l'assumere una centralità che risulta persino maggiore dell'attenzione dedicata ai problemi strutturali del processo e a fenomeni criminali endemici". Tutto questo avvviene nonostante una criminalità organizzata "diffusa ormai in ogni ambito e le forme di pesante devianza infiltrate nel settore pubblico e dell'economia". Sabelli ha anche lamentato la disorganicità degli interventi nella materia penale e chiesto misure per l'efficienza.
 Ma il Pd non ci sta e ribatte: 'da Anm frasi ingenerose su politica disattenta' 
"Bisogna fare attenzione a non fare confusione. Fino ad oggi né il governo né il parlamento hanno messo mano al sistema delle intercettazioni. Per questo alcune frasi sulla 'politica non attenta' ci appaiono ingenerose".  Lo afferma il responsabile giustizia del Pd, David Ermini

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