sabato 24 ottobre 2015

INTERNI/ Chiuso il SINODO, l'ammissione ai sagramenti dei divorziati passa per 1 voto

CITTA' DEL VATICANO, 24 ottobre - Tutti i 94 punti della Relazione finale del Sinodo sono stati approvati dai 265 vescovi riuniti in assemblea. Lo comunica la Sala stampa del Vaticano. I votanti si sono spaccati sul punto numero 85, che affida al "discernimento" dei pastori l'ammissione ai sacramenti e, in particolare, alla Comunione, per i divorziati risposati. L'articolo è stato approvato con 178 voti a favore, uno in più della soglia minima dei due terzi (177 voti).

Gay, accogliere ogni persona - "Ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale", va "rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione". Lo sottolinea il Sinodo chiedendo "una specifica attenzione all'accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale". 

Unioni civili, nessuna analogia con la famiglia - Sulle unioni gay, invece, il Sinodo dei vescovi ribadisce che non c'è "fondamento alcuno" per analogie "neppure remote" con il matrimonio e la famiglia. "Il Sinodo ritiene del tutto inaccettabile - si legge nella Relazione - che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all'introduzione di leggi che istituiscano il 'matrimonio' fra persone dello stesso sesso". 

Pedofilia, tolleranza zero - La Chiesa ribadisce la "tolleranza zero" nei confronti della pedofilia. Parlando delle violenze all'interno della famiglia, nella Relazione si sottolinea la necessità di "una stretta collaborazione con la giustizia". Sui minori in particolare, "nella Chiesa sia mantenuta la tolleranza zero insieme all'accompagnamento delle famiglie". 

Il Papa: "Mai caduti in relativismo" - "Senza mai cadere nel pericolo del relativismo oppure di demonizzare gli altri, abbiamo cercato di abbracciare pienamente e coraggiosamente la bontà e la misericordia di Dio che supera i nostri calcoli umani e che non desidera altro che tutti gli uomini siano salvati". Lo ha detto Papa Francesco al termine del Sinodo. 
"Il Sinodo ci ha fatto capire meglio che i veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito, non le idee ma l'uomo, non le formule, ma la gratuità dell'amore di Dio e del suo perdono", ha aggiunto il Pontefice chiudendo l'assise. 
"Concludere il Sinodo non significa aver trovato soluzioni esaurienti a tutte le difficoltà e i dubbi che sfidano e minacciano la famiglia", né "aver concluso tutti i temi inerenti la famiglia, ma aver cercato di illuminarli con la luce del Vangelo, della tradizione e della storia bimillenaria Chiesa", ha detto ancora Francesco. Il Papa ha apprezzato del sinodo la manifestazione della "vivacità della Chiesa che non ha paura di scuotere le coscienze anestetizzate o di sporcarsi le mani discutendo francamente e animatamente sulla famiglia". 

Grande applauso per Francesco - Il discorso del Papa è stato accolto "da un grande applauso", ha riferito padre Federico Lombardi, "una standing ovation", gli ha fatto eco padre Thomas Rosica, portavoce di lingua inglese. "Erano tutti contenti, c'è stato un grande applauso, credo che erano anche contenti di essere arrivati in porto e bene", ha concluso padre Lombardi.

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