ROMA, 14 ottobre - A settembre l'inflazione è diminuita dello 0,4% su base mensile, ed è aumentata dello 0,2% su base annua in misura inferiore alle attese (la stima preliminare era +0,3%). Lo rende noto l'Istat.
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale allo 0,8% (era +0,7% ad agosto); al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,9% (da +0,8% del mese precedente).
La diminuzione su base mensile dell'indice generale e' da ascrivere principalmente al ribasso - su cui incidono fattori di natura stagionale - dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7%).
La diminuzione su base mensile dell'indice generale e' da ascrivere principalmente al ribasso - su cui incidono fattori di natura stagionale - dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7%).
L'inflazione acquisita per il 2015 scende a +0,1% (era +0,2% ad agosto). Rispetto a settembre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione dello 0,5% (era -0,4% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +0,9% (da +0,7% di agosto). Di conseguenza, rispetto a quanto rilevato ad agosto 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base mensile e dell'1,2% su base annua (da +0,7% di agosto). "Boom" dei prezzi dei vegetali freschi e dell'olio di oliva, mentre frena la crescita dei prezzi della frutta.
Secondo l'Istat, i prezzi dei vegetali freschi sono aumentati del 10,5%, e 13,5% su base annua; aumenti congiunturali meno ampi si rilevano per i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (+1,3%, +1,1% in termini tendenziali) e del pesce fresco di mare di allevamento (+0,6%, +3,8% su base annua). Per contro, i prezzi della frutta fresca diminuiscono dello 0,9% su base mensile ma fanno registrare un'accelerazione della crescita tendenziale (+5,0%, da +4,4% del mese precedente), per effetto del confronto con settembre 2014, quando il calo congiunturale era risultato più marcato (-1,5%). Diminuzioni congiunturali si segnalano, inoltre, per i prezzi dei molluschi freschi (-0,4%, +3,2% in termini tendenziali) e della carne ovina e caprina (-0,4%, variazione nulla su base annua). Per gli alimentari lavorati, le variazioni su base mensile sono in genere di lieve entità. Da segnalare l'aumento del prezzo dell'olio di oliva (+0,6%, +9,4% su base annua).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base mensile e dell'1,2% su base annua (da +0,7% di agosto). "Boom" dei prezzi dei vegetali freschi e dell'olio di oliva, mentre frena la crescita dei prezzi della frutta.
Secondo l'Istat, i prezzi dei vegetali freschi sono aumentati del 10,5%, e 13,5% su base annua; aumenti congiunturali meno ampi si rilevano per i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (+1,3%, +1,1% in termini tendenziali) e del pesce fresco di mare di allevamento (+0,6%, +3,8% su base annua). Per contro, i prezzi della frutta fresca diminuiscono dello 0,9% su base mensile ma fanno registrare un'accelerazione della crescita tendenziale (+5,0%, da +4,4% del mese precedente), per effetto del confronto con settembre 2014, quando il calo congiunturale era risultato più marcato (-1,5%). Diminuzioni congiunturali si segnalano, inoltre, per i prezzi dei molluschi freschi (-0,4%, +3,2% in termini tendenziali) e della carne ovina e caprina (-0,4%, variazione nulla su base annua). Per gli alimentari lavorati, le variazioni su base mensile sono in genere di lieve entità. Da segnalare l'aumento del prezzo dell'olio di oliva (+0,6%, +9,4% su base annua).
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