LUBIANA - Bufera sulla stampa slovena, dopo il suicidio del preside di una scuola superiore di Maribor, messo alla berlina in seguito alla diffusione di un video in cui l'uomo, 45 anni, fa sesso con un'insegnante di matematica, 41 anni, in un'aula buota. Il filmato, girato di nascosto da alcuni studenti richiamati dai rumori e pubblicato su Internet, e' diventato in pochi giorni virale e i media locali da quel momento hanno dato ampio spazio alla storia, con dibattiti in tv e on-line sulla moralità degli insegnanti e il diritto alla privacy. L'uomo, padre di due ragazzi, sentitosi umiliato pubblicamente, ha deciso di togliersi la vita. La polizia ha avviato un'indagine per scoprire chi abbia girato e diffuso il video su Internet, Per il caso "non c'era alcun interesse pubblico", ha sottolineato un portavoce. "I protagonisti di questo caso non erano personaggi pubblici e quindi l'intrusione nelle loro vite, prima da parte degli studenti e poi da parte della stampa scandalistica non e' giustificabile", ha commentato il filosofo Friderik Klampfer sul quotidiano Maribor. Dopo questo caso, in Slovenia si discute della possiblita' di imporre regole sui media on-line, per assicurare la tutela della privacy.
giovedì 4 dicembre 2014
MARIBOR (Slovenia), studenti filmano e mettono su internet preside e insegnante che fanno sesso in aula, lui si suicida
LUBIANA - Bufera sulla stampa slovena, dopo il suicidio del preside di una scuola superiore di Maribor, messo alla berlina in seguito alla diffusione di un video in cui l'uomo, 45 anni, fa sesso con un'insegnante di matematica, 41 anni, in un'aula buota. Il filmato, girato di nascosto da alcuni studenti richiamati dai rumori e pubblicato su Internet, e' diventato in pochi giorni virale e i media locali da quel momento hanno dato ampio spazio alla storia, con dibattiti in tv e on-line sulla moralità degli insegnanti e il diritto alla privacy. L'uomo, padre di due ragazzi, sentitosi umiliato pubblicamente, ha deciso di togliersi la vita. La polizia ha avviato un'indagine per scoprire chi abbia girato e diffuso il video su Internet, Per il caso "non c'era alcun interesse pubblico", ha sottolineato un portavoce. "I protagonisti di questo caso non erano personaggi pubblici e quindi l'intrusione nelle loro vite, prima da parte degli studenti e poi da parte della stampa scandalistica non e' giustificabile", ha commentato il filosofo Friderik Klampfer sul quotidiano Maribor. Dopo questo caso, in Slovenia si discute della possiblita' di imporre regole sui media on-line, per assicurare la tutela della privacy.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento