domenica 7 dicembre 2014

GRAZIANO DEL RIO: L'inchiesta Mafia capitale ha pesato sulla bocciatura di S&P

il sottosegretetario Delrio
ROMA -  ''Quanto accaduto a Roma è pessimo, quanto di peggio possa capitare all'immagine di un Paese. Ma d'inverno, per far uscire l'aria viziata da una stanza, ogni tanto occorre aprire la finestra e accettare un po' di freddo. Le decisioni che abbiamo preso sull'Expò di Milano, il Consorzio che gestisce il Mose di Venezia, o a Roma, sostenendo il lavoro di Marino sono un'opera di pulizia necessaria. Gli attacchi a Marino erano la conseguenza di un lavoro che intacca interessi poco chiari''. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, intervistato dalla Stampa, ''anche l'inchiesta di Roma ha pesato sulla bocciatura'' di S&P. ''La strada del governo è giusta - dice - ma la politica deve velocizzare il rinnovamento''. Standard and Poor's fotografa una situazione, il debito italiano è molto alto. Ma sostiene la nostra tesi, ovvero che la montagna è scalabile attraverso una sola strada: la crescita dell'economia con un programma convincente di riforme.  Nel 2015 la crescita e l'occupazione resteranno il nostro faro''. Quanto al possibile sforamento del vincolo del 3%, ''la legge di stabilità parla per il governo''. Delrio parla di un ''progetto industriale pronto'' per le municipalizzate. 
''Nel 2015 ci sarà una caduta verticale delle attuali 8000 società. Le 330 che gestiscono l'acqua saranno 80, per i rifiuti ne esistono più di 400, ne bastano 100''. Sul commissario Ue Katainen, secondo cui sarà possibile scomputare dal piano Juncker solo i contributi nazionali diretti al piano, ''se questo fosse l'esito della discussione sarebbe parecchio deludente'', osserva Delrio. ''L'Europa deve iniziare a concepirsi come uno Stato federale, dove gli investimenti in coesione sono investimenti europei''.

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