venerdì 10 maggio 2013

Navi da 10mila posti nel futuro della crocieristica


LONDRA - Navi da 10mila posti nel futuro dell'industria crocieristica. La 'profezia' arriva da casa Carnival Uk, dal ceo David Dingle, per la precisione. Secondo il manager che presiede il primo mercato europeo in termini di domanda di crociere, non solo non sarà ancora in aumento il numero delle grandi navi, ma, addirittura, sarebbe prevedibile la discesa in mare di unità di misure colossali, da inserire in itinerari con un numero limitato di porti di scalo, dotati, ovviamente, di infrastrutture adatte.
Alla base di questo fenomeno ci sarebbe il caro-carburante. "Il fuel sale di prezzo - racconta Dingle a Ttg Uk -, e le economie di scala diventeranno indispensabili per le società di crociere".
I viaggi in mare, molto probabilmente, si ridurranno al mero soggiorno a bordo di una settimana o poco più, con poche tappe, prevede inoltre il manager di Carnival, "e non saranno più fabbricate unità di piccole o medie dimensioni".
In un tale scenario Dingle vede, tuttavia, un ruolo da protagonisti per le agenzie di viaggi per la distribuzione del prodotto crociera. "Soltanto gli adv possono fare la parte di un consulente imparziale, demistificando la vasta gamma di brand sul mercato - dice - , e salvare i loro clienti da infinite perdite di tempo per la ricerca. L'interazione faccia-a-faccia rimarrà un canale essenziale".

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