Giulia e Alessandra Franco |
TANANARIVE (Madagascar) -Due sorelle fiorentine volontarie in Madagascar hanno raccontato di ''esser scampate alla morte'' in una rapina violenta nella sede della loro onlus la notte fra l'8 e il 9 maggio scorsi: uccisi i due guardiani, marito e moglie, colpiti a sangue freddo con armi tipo machete. Le sorelle, Alessandra e Giulia Franco, 28 e 23 anni, avrebbero dovuto rimanere a Nosy Be per un mese e mezzo per svolgere assistenza sanitaria ma la loro esperienza e' durata meno di due giorni. Per loro era la prima esperienza, fortemente voluta. Dopo due giorni, però, l'incubo: nella notte tra l'8 e il 9 maggio, cinque uomini armati di machete hanno fatto irruzione nella struttura in cui le due volontarie risiedevano insieme ad altre tre persone. I malviventi si sono fatti consegnare i soldi dai cinque italiani, circa 2000euro, e secondo le autorità del luogo è stato proprio questo consistente bottino a salvare la vita ai volontari. Purtroppo i ladri, di cui si ignora la provenienza e l'affiliazione, hanno ucciso a colpi di bastone i due guardiani della residenza, marito e moglie di 60 anni. “Abbiamo provato a rianimarli - ricorda affranta Giulia - ma non c'è stato nulla da fare”.
Le due ragazze erano partite con Life for Madagascar, un gruppo di professionisti operanti nell’area medica che si propone di portare sostegno a popolazioni svantaggiate e bisognose del Madagascar con interventi di carattere sanitario e sociale in stretta sintonia e cooperazione con le autorità sanitarie locali. Nessuno aveva avvertito le cooperanti che, aldilà del turismo di massa, in quell’isola stava prendendo piega un inquietante fenomeno di banditismo: case messe a soqquadro, violenze inquietanti ai danni dei residenti, selvagge uccisioni.
“Il Madagascar è ritenuto una zona abbastanza tranquilla, l'isola di Noby Be è caratterizzata da fondali marini bellissimi ed è meta per gli appassionati di diving - spiega Alessandra - Le stesse autorità locali tendono a non dare troppo risalto alla questione perché danneggerebbe il turismo, ma sono comunque preoccupate perché questi episodi continuano a ripetersi. Dopo il rinvio delle elezioni, che si dovevano tenere a maggio, la zona tutt'altro che sicura, soprattutto per i turisti meno preparati”.
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