martedì 11 luglio 2017

Le fiamme divampano al Sud, emergenza sul VESUVIO


MESSINA, 11 luglio - La situazione legata all'emergenza incendi sta migliorando a Messina, dove si stimano danni per centinaia di migliaia di euro. Ieri per tutta la giornata la macchina operativa composta da vigili del fuoco, uomini della forestale, della protezione civile e delle forze dell'ordine è intervenuta per domare gli incendi più vasti in città e in provincia. Sono rimasti attivi solo piccoli focolai sui monti peloritani e in altre zone della città ma la situazione va normalizzandosi grazie anche all'azione di un canadair. Nel pomeriggio riprenderanno le lezioni e l'attività didattica nelle facoltà che ieri erano state evacuate nel rione Annunziata. Intanto i vigili del fuoco sollecitano un rafforzamento dell'organico ritenuto insufficiente a fronteggiare l'emergenza. Ieri su Twitter anche Fiorello ha lanciato un appello chiedendo un aiuto mentre oggi il presidente della Regione Rosario Crocetta sarà a Messina per esprimere la sua solidarietà al sindaco Renato Accorinti. Gli esperti annunciano anche un probabile rischio di dissesto idrogeologico nei mesi invernali visto che sono andati distrutti numerosi ettari di bosco.


Si è protratto per tutta la notte l'incendio che ieri ha devastato oltre 10 chilometri di territorio tra il viadotto Ferrarelle, da dove si è sviluppato, sulla A 19, fino a risalire le pendici di Enna e Calascibetta. La situazione sembrerebbe sotto controllo. E' stata riaperta l'autostrada tra Caltanissetta ed Enna. La linea ferroviaria Catania-Palermo che è stata interrotta.
Sindaco di Messina, dietro a roghi ci sono incendiari - "L'autocombustione non esiste, abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell'uomo, che causa danni irreparabili con rischi incalcolabili", dice il sindaco di Messina, Renato Accorinti, mentre diversi quartieri in collina continuano a bruciare.

Richieste di intervento soprattutto al Sud - Dall'alba Canadair, elicotteri, squadre di terra hanno ripreso le operazioni di spegnimento dei tanti incendi. Al momento sono 18 le richieste di concorso aereo: 4 dalla Campania, 3 dalla Basilicata e dalla Sicilia, 2 dalla Puglia, dall'Abruzzo e dalla Calabria e 1 dal Lazio e dall'Umbria. Al momento, l'impegno dei mezzi disponibili - 16 Canadair e 4 elicotteri del Corpo dei Vigili del Fuoco, a cui si aggiungono 3 elicotteri della Difesa - è concentrato sulle situazioni più critiche. Finora sono stati messi sotto controllo o spenti 2 roghi nelle province di Enna e di Trapani. 
Focolai di incendi probabilmente di origine dolosa sono attivi, di nuovo, sul Vesuvio. Le fiamme divampano nella Valle delle Delizie ad Ottaviano, in via Vesuvio ad Ercolano già danneggiata da incendi nei giorni scorsi, nella zona a valle di Cappella Bianchini a Torre del Greco. Stanno operando carabinieri forestali, vigili del fuoco, protezione civile e personale dell'antincendio boschivo della Sma Campania oltre a squadre di volontari. Un aiuto è dato da un Canadair e da un elicottero. Le strade di accesso al Vesuvio, al momento, sono aperte.
Sul Gargano a fuoco boschi e macchia mediterranea  - Alcune squadre sono impegnate in alcune zone del Gargano. Già dal tardo pomeriggio di ieri le fiamme hanno interessato la zona di Carpino e in serata sembrava che la situazione fosse sotto controllo, ma a causa delle alte temperature e del forte vento, il fuoco si è propagato su altre zone del promontorio garganico, a Cagnano Varano e Mattinata. Decine di ettari di bosco e macchia mediterranea sono già andate distrutte.
Raggi: a Roma quasi quadruplicati, al lavoro per emergenza  - "Dal 1 giugno ad oggi il numero degli incendi boschivi si è quasi quadruplicato rispetto all'anno scorso. E questo anche a causa della siccità eccezionale. Ieri mattina ho partecipato ad una riunione di coordinamento in Prefettura per discutere delle misure da adottare per contrastare quest'emergenza". Lo scrive su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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