venerdì 7 agosto 2015

Interni/ Inneggiavano alla jihad. Espulsi due coniugi albanesi a PERUGIA

PERUGIA, 7 agosto - Due albanesi, marito e moglie residenti in provincia di Perugia, sono stati espulsi dal territorio nazionale in esecuzione di un provvedimento di prevenzione in materia di terrorismo disposto dal ministro dell'Interno. Dalle indagini della Digos è infatti emersa la loro vicinanza a posizione jihadiste per le quali la coppia avrebbe fatto attività di proselitismo. I due sono stati rintracciati nella loro abitazione e quindi condotti alla frontiera dopo la convalida del provvedimento disposta dal giudice di pace e accompagnati in Albania. Entrambi erano da tempo monitorati dal personale della questura di Perugia. Lui ha 32 anni. È un artigiano che opera nell’edilizia. Sua moglie è una ragazza di 23 anni, casalinga. Avevano un regolare permesso di soggiorno in Italia, dove l’uomo viveva da circa dieci anni. Sono musulmani, vivono secondo i dettami della Shari’ha. Lei porta il velo, usciva poco di casa. L’attività di indagine ha messo in evidenza come le posizioni radicali della coppia fossero gradualmente virate verso la sovversione, con marcati elementi di intolleranza versi gli usi e costumi occidentali. Posizioni che marito e moglie avrebbero cercato di diffondere ad altri musulmani, più che via internet, nel corso di incontri privati, di riunioni che, almeno in apparenza, potevano apparire dei semplici incontri tra conoscenti.
Sono 45 i soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale espulsi da dicembre ad oggi. Lo scrive il ministro dell'Interno Angelino Alfano un un tweet dopo l'espulsione dei due coniugi albanesi. "Continua azione prevenzione al terrorismo - scrive il titolare del Viminale - Allontanati coniugi albanesi che inneggiavano a jihad. Sale così a 45 numero espulsi da dicembre".

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