KABUL, 14 maggio - C'è anche un italiano tra le vittime dell'attacco di ieri sera di un kamikaze ad una guesthouse di Kabul, in Afghanistan. Era un cooperante. Secondo quanto si apprende l'uomo, Sandro Abati di 48 anni, era originario di Alzano, nel Bergamasco. Secondo le stesse fonti il cooperante si trovava nella guesthouse insieme alla compagna, di origini kazake, anche lei rimasta uccisa nell'attacco.
Il bilancio delle vittime - secondo la stessa fonte - è salito a 14 morti di cui 9 stranieri tra i quali anche un americano e quattro indiani. I ribelli hanno preso d'assalto l'hotel verso le 21:00 ora locale e innescato uno scontro con le forze di sicurezza afghane che è durato circa sette ore. Il Parco del Palazzo doveva ospitare un concerto della cantante afghana Altaf Hussain, quando la sparatori è iniziata da parte di almeno 4 persone, una delle quali è riuscita ad entrare nell'hotel a farsi esplodere davanti a una sessantina di persone.
I talebani hanno rivendicato l'attacco alla guesthouse Park Palace nel quartiere di Shahr-e-Naw a Kabu. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, in una email inviata ai media ha detto che il gruppo ha preso di mira il residence perché frequentato da stranieri, tra cui americani. Secondo la rivendicazione a condurre l'attacco è stato un solo uomo, non tre come precedentemente affermato dal governo afgano. Nella rivendicazione in lingua pashto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha precisato che "un attentatore suicida della provincia di Logar ha attaccato la guesthouse". Si e' trattato, ha aggiunto, di "Muhammad Idrees, armato di una pistola, un fucile e materiale esplosivo" che "ha attaccato il luogo dove si trovavano oltre 100 persone". Secondo gli insorti nel residence "c'erano cittadini americani" e "si stava svolgendo un importante incontro".
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