NAPOLI, 8 luglio - Due fratelli albanesi di 26 e 23 anni, residenti a Potenza, e una donna russa di 49 che viveva a Napoli, sono stati espulsi per motivi di sicurezza nazionale nell'ambito di un'indagine che ha portato anche al fermo di un foreign fighter ceceno a Bari. All'operazione hanno partecipato le Digos di Napoli, Foggia e Potenza
Il ceceno, 38 anni, avrebbe fatto parte del commando di jihadisti dell'"Emirato del Caucaso" che diede l'assalto alla "Casa della Stampa" di Grozny, capitale della Cecenia, la notte tra il 3 e il 4 dicembre 2014, uccidendo 19 persone. L'uomo avrebbe inoltre combattuto tra le file dell'Isis in Siria tra il 2014 e il 2015.
I 3 espulsi sarebbero invece stati indottrinati dal foreign fighter ceceno che, nel caso della donna, aveva fatto una vera e propria attività di istigazione al martirio, spingendola a compiere attacchi suicidi con l'esplosivo
Il ceceno, 38 anni, avrebbe fatto parte del commando di jihadisti dell'"Emirato del Caucaso" che diede l'assalto alla "Casa della Stampa" di Grozny, capitale della Cecenia, la notte tra il 3 e il 4 dicembre 2014, uccidendo 19 persone. L'uomo avrebbe inoltre combattuto tra le file dell'Isis in Siria tra il 2014 e il 2015.
I 3 espulsi sarebbero invece stati indottrinati dal foreign fighter ceceno che, nel caso della donna, aveva fatto una vera e propria attività di istigazione al martirio, spingendola a compiere attacchi suicidi con l'esplosivo
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