mercoledì 12 aprile 2017

MESSINA, blitz della DIA, sospese 12 persone del Consorzio autostrade siciliane


MESSINA, 12 aprile - Blitz della Direzione investigativa antimafia di Messina al Consorzio per le autostrade siciliane (Cas), insieme al Centro operativo di Catania. Al termine di una complessa attività investigativa, durata quasi due anni, è scattata in varie province l'operazione "Tekno", con l'esecuzione di misure cautelari emesse dal Gip di Messina. E, dodici persone, tra dirigenti e dipendenti del Cas, sono state sospese dai loro incarichi. I reati ipotizzati sono, a vario titolo: falso, abuso d'ufficio e truffa. Nell’inchiesta sono indagate 57 persone.Al centro delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, ci sarebbe la percentuale di circa il 2% che spetta, per legge, a chi segue appalti pubblici, pagata alla fine dei lavori. Secondo l'accusa, molti progetti per cui sarebbero stati incassati i soldi non sarebbero stati conclusi o, addirittura, neppure esistiti. Il danno per il consorzio in due anni è stato stimato in oltre un milione di euro, e la Dia, in esecuzione del provvedimento del Gip, sta eseguendo, oltre a perquisizioni domiciliari e negli uffici, anche un sequestro di beni equivalente per lo stesso importo. Ci sarebbe anche un sindaco di un Comune della fascia tirrenica del Messinese tra i 12 dipendenti sospesi dall'incarico svolto per il Cas. Il provvedimento riguarda la sua professione e non il suo ruolo di amministratore pubblico.             
 

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