mercoledì 4 gennaio 2012

Quel museo d’arte a Boston che sembra un palazzo rinascimentale italiano


BOSTON - L'Isabella Stewart Gardner Museum, nel quartiere di Fenway a Boston, ospita l'eccezionale collezione di opere d'arte, manufatti e disegni architettonici europei ed americani della sua fondatrice. Quest'edificio del 1901, realizzato sul modello dei palazzi rinascimentali italiani veneziani circonda un cortile chiuso pieno di fiori. 
E’ un vero inno alla gioia, ma soprattutto uno scrigno d’arte, ospitando oltre 2.500 esemplari d’arte, tra i quali il primo dipinto di Matisse acquisito da un museo americano. L’estensione del museo con un nuovo edificio per mano di Renzo Piano è un’aggiunta al quartiere di Boston Fenway Cultural District, ove si trova anche il famoso Museum of Fine Arts. 
L’edificio è situato sulla “collana di smeraldo”, la Frederick Law Olmsted Emerald Necklace, un sistema di parchi e giardini di fronte all’Evans Way Park; dispone di un atrio di vetro con l’accesso e la biglietteria, creando una serie di serre e di viste ai giardini museali, per un’esperienza verdeggiante offerta al visitatore al suo arrivo. 
Il progetto ha visto un investimento di 118 milioni di dollari per la creazione di una performance hall, spazi educativi, una nuova entrata, il  museum shop, il caffè con la cucina, la serra ed altri spazi. La nuova ala è stata necessaria per incontrare l’incremento di domanda da parte del visitatore, che aumenta con 200.000 visite l’anno.

La nuova ala ospita una Special Exhibition Gallery oltre ai servizi dedicati al visitatore, consentendo così di lasciare la zona dei restauri nell’edificio storico. L’esposizione inaugurale presenta l’unica mostra americana di un’autrice scozzese – Victoria Morton– già ospite nel 2009 al Gardner. I dipinti in esposizione sono nuovi e creati appositamente per la nuova ala, ed includono anche un filmato che ritrae la Mortonal lavoro nel suo studio di Glasgow e di Urbino, oltre ad un concerto dal vivo nella nuova Performance Hall di 300 posti, a cura del suo gruppo musicale Muscles of Joy, composto unicamente da donne artiste. Dopo questo debutto bostoniano il gruppo si esibirà alla Location One a New York.
Una mostra complementare celebra inoltre il programma speciale del museo,Gardner’s Artist-In-Residence, che giunge alla sua 20° edizione proprio nel 2012.
Un’ulteriore esposizione inaugurale presenta il lavoro di Luisa Lambri, italiana del 1969, già ospite del Gardner’s Artist-In-Residence nel 2008. L’esposizione è nell’entrata-vestibolo dell’ala storica. La Lambri, che viaggia il mondo fotografando interni architettonici, ha fatto numerose foto del Gardner Museum, ed ora aggiunge nuove immagini della nuova ala di Piano; sta inoltre creando un libro artistico con le sue collezioni di fotografie.
L’inaugurazione coinvolge anche gli spazi esterni con la presenza dell’italiano StefanoArienti del 1961, con installazioni situate all’esterno della nuova ala.  Arienti lavora con immagini trovate, ed è stato ospite del museo nel 2004; nel 2007 presentò The AsianShore, mostra ispirata alla stanza museale Second Chinese Room del GardnerMuseum, spazio privato meditativo di Isabella. 
Arienti è stato invitato a presentare un lavoro temporaneo per la facciata della nuova ala ove Renzo Piano ha costruito uno spazio di circa 11 metri d’altezza per circa 5 metri di larghezza per installazioni artistiche. Arienti ha prodotto anche un guest book per la Living Room, un’area orientativa ove il visitatore può apporre note, ricordi ed aneddoti legati alla visita al museo.
L’inaugurazione della nuova ala presenta anche un unico nuovo spazio orientativo,la Living Room, che pone il visitatore a suo agio con il mondo distinto di IsabellaStewart Gardner ricordando esteticamente l’essenza del Palazzo veneziano di Isabella, ove spazi pubblici e privati s’intersecano continuamente. Lo spazio è arredato con comodi divani e sedie, tavoli di lettura e piante, creando così un’area intima e confortevole per il visitatore che desideri indulgere ed interagire. Uno spazio vitale per provare l’esperienza del “museum-at-work”, similarmente alle serre adiacenti, aule e studio educativi. Qui è servito il the pomeridiano, perpetuando la tradizione di sensibile ospitalità di Isabella Stewart Gardner. Gardnermuseum.org


INFO: UFFICIO DEL TURISMO MASSACHUSETTS – c/o Thema Nuovi Mondi Srl –www.massvacation.it  - e-mail: bostonma@themasrl.it

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