giovedì 5 gennaio 2012

Avviso: non fatevi male a Phuket. Ragazzo di Olbia perde un piede in un incidente a Phuket, in Thailandia, e i medici non lo riattaccano prima di aver ricevuto 5000 dollari


PHUKET (Thailandia) - Ha perso un piede in un incidente stradale in Thailandia, ma i medici si sono rifiutati di riattaccarglielo per 12 ore, finché i genitori non hanno pagato all'ospedale 5mila euro ed hanno garantito 20mila euro complessivi per l’operazione. Un capodanno drammatico quello vissuto da Alessandro Amadori, 27enne di Olbia ora ricoverato al Bangkok hospital di Phuket. Per risolvere la situazione è dovuto perfino intervenire il console italiano.
L'incidente si è verificato la notte del 30 dicembre, quando il giovane è scivolato con la moto presa a noleggio contro un guard-rail, che gli ha staccato di netto un piede. Soccorso e portato in ospedale, all'alba è arrivata una telefonata alla famiglia. 
Alessandro Amadori
"Gli amici - racconta la madre di Amadori al quotidiano La Nuova Sardegna - mi hanno raccontato quello che era successo, dicendomi che Alessandro era ricoverato al Bangkok hospital e spiegandomi che i medici chiedevano 5mila euro per intervenire. Il centro è privato e gli stranieri non sono coperti dal servizio sanitario. Impossibile alle 3 del mattino riuscire a inviare del denaro. Ho chiamato il console in Thailandia e ho chiesto una sua mediazione. La mattina dopo è arrivato in ospedale. Ha trattato per quattro ore con i medici per convincerli a operare mio figlio. Gli hanno riattaccato il piede dopo 12 ore dall'incidente. Un disastro. Mi hanno già detto che sull'osso c'è il rischio di necrosi e sarà indispensabile intervenire di nuovo. L'ospedale si e' mosso solo dopo che sono stati anticipati 4mila euro. Hanno tenuto il piede amputato sotto ghiaccio fino a quando non siamo riusciti a convincerli".

Per riuscire a trovare il denaro la notte di Capodanno, il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha lanciato un appello per una colletta dal palco del concerto, e amici e parenti hanno creato banchetti in città per raccogliere fondi. Si è attivato anche il comitato di Isticadeddu, il quartiere dove vive la famiglia.

Ora i genitori stanno per partire per Phuket: "Devo andare a riprendere Alessandro - spiega la madre -. Mio figlio è bloccato in ospedale. Gli hanno anche sequestrato il passaporto. L'albergo chiede 1.600 euro per la moto distrutta nell'incidente. Ora devo correre da mio figlio. Incredibile, in ospedale non lo hanno voluto assistere fino a quando non hanno avuto rassicurazioni sui soldi. E di preciso non mi hanno detto quanto costerà la degenza. All'inizio volevano 5mila euro, ora siamo arrivati a 20mila senza che nessuno mi abbia spiegato il motivo".


E' fondamentale ricordarsi, quando si parte per vacanze lontane ed esotiche di stipulare una assicurazione sanitaria che contempli anche la possibilità di rientro in aereo. I Paesi lontani non hanno convenzioni con le autorità sanitarie italiane e quindi le prestazioni si pagano. Carissime spesso: pensate ad esempio agli Stati Uniti dove, se non sei assicurato o non hai la carta di credito possibilmente oro, resti lì con i tuoi mali

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