ROMA, 23 luglio - Arriva la "tassa" sull'aria condizionata. Lo annunciano Federconsumatori e Adusbef che stimano l'aggravio in circa 200 euro a famiglia. "Sono arrivati a tassare anche l'aria", affermano le associazioni in una nota. La direttiva europea recepita dall'Italia obbliga infatti i proprietari a possedere un libretto di impianto, oltre a introdurre controlli dei condizionatori ogni quattro anni, operazioni per le quali si stima una spesa di 180-220 euro.
A questi costi si aggiungono le ricadute indirette perché il prelievo sui condizionatori negli esercizi commerciali, nei ristoranti, negli studi di professionisti rischia di ripercuotersi sulle tasche dei cittadini. Le due associazioni si dicono "pronte, in sede europea ed anche in ambito nazionale, a mettere in campo tutti gli strumenti per la cancellazione di tale obolo".
Se i condizionatori presenti in casa sono più di uno, aggiungono le associazioni dei consumatori, la spesa può salire fino a 300 euro. Inoltre sono previste delle multe salate per chi non è in regola: dai 500 ai 3mila euro. A frenare gli allarmismi, però, c'è il fatto che la norma vale solo per condizionatori con potenza maggiore o uguale a 12 kw.
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