venerdì 30 maggio 2014

La Concordia sarà smantellata a Genova

Il terminal di Voltri dove approderà la Concordia
GENOVA - La decisione ufficiale sarà presa entro il 16 giugno, ma secondo il Sole 24 Ore, ormai la scelta definitiva è avvenuta: il relitto della Costa Concordia sarà smantellato nel porto di Genova. Il via libera sarebbe arrivato dopo una riunione che si è tenuta mercoledì pomeriggio nel capoluogo ligure, presso il palazzo di Costa Crociere. Respinta la concorrenza della Turchia che avrebbe potuto accogliere il relitto nel porto di Smirne.
«Ho sempre lavorato in questa direzione, perché credo che la Concordia, da tragedia nazionale, debba diventare una possibilità di riscatto per il nostro paese. Francamente che venga smaltita in Italia è un atto dovuto - ha confermato Gian Luca Galletti,ministro dell’Ambiente - Ora si tratta di verificare la sostenibilità ambientale del progetto presentato da Carnival su Genova».
Decisa anche la data del “rigalleggiamento”: il 20 luglio. Poi la nave dovrebbe essere rimorchiata verso Genova. La compagnia ha rinunciato all’utilizzo della Vanguard, la nave semi-sommergibile che avrebbe potuto “imbarcare” Concordia. L’operazione sarà condotta da Titan Micoperi, che ha già guidato il parbuckling (il “raddrizzamento”) dello scafo.
Il gruppo Costa, insieme con legali e assicuratori, sta lavorando alla sottoscrizione del contratto che affiderà ai gruppi San Giorgio, Mariotti e Saipem, in collaborazione con l’Autorità portuale di Genova, il processo di smantellamento del relitto. Servirà poi un passaggio in Conferenza dei Servizi, prevista per il 16 giugno, per arrivare all’annuncio ufficiale della scelta di Genova.
Concordia verrà rimorchiata, con un viaggio di 150 miglia, verso il terminal di Voltri del porto di Genova, zona capace di accogliere il pescaggio di 18,5 metri del relitto. Lì la nave sarà svuotata dalle strutture interne, in modo da far arrivare il suo pescaggio a 15 metri. Poi Concordia sarà spostata nella parte di Levante dello scalo, presso l’area delle riparazioni navali, dove un tempo trovava spazio il superbacino galleggiante del porto di Genova.

In quel sito saranno tagliati e asportati i ponti della nave che arriverà, così, ad avere un pescaggio di 10 metri. Poi il relitto sarà spostato in un bacino di carenaggio delle riparazioni, dove avverrà lo smantellamento definitivo: un’operazione che potrà dare occupazione diretta a circa cento persone per un anno, più l’indotto.

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