lunedì 26 maggio 2014

Legambiente: sulle spiagge italiane sempre più rifiuti (soprattutto plastica)


ROMA - Secondo Legambiente, sulle spiagge italiane ci sono sempre più rifiuti. Mozziconi, vetro, oggetti sanitari e derivanti dalla pesca, ma soprattutto plastica, che rappresenta il 65 per cento del totale. I dati fanno parte del rapporto Beach Litter, stilato nell'ambito dell'operazione Spiagge e fondali puliti; gli ambientalisti hanno analizzato un campione di 24 spiagge libere in tutto il Paese, riscontrando che i rifiuti più diffusi sono bottiglie e cicche di sigaretta.
Le percentuali - I volontati di Legambiente hanno condotto l'indagine su un'area complessiva di 130.040 metri quadrati, secondo il protocollo di monitoraggio messo a punto dal ministero dell'Ambiente e dall'Ispra. La categoria di rifiuti più diffusa è la plastica. Bottiglie e contenitori rappresentano il 65 per cento dei 15.215 rifiuti raccolti. Seguono gli oggetti derivanti dalla pesca (9%): reti, galleggianti, fili e frammenti di polistirolo, ovvero i resti di cassette per il pesce. Completano la classifica mozziconi di sigaretta (7%), metalli (6%), sanitari (5%), materiali di costruzione (4%), vetro (3%), gomma e tessili (2%).
Le spiagge monitorate - "I risultati del monitoraggio sui rifiuti presenti sulle nostre spiagge forniscono un contributo prezioso per la valutazione delle politiche di prevenzione e riduzione del fenomeno e richiamano con forza l'urgenza di intervenire", dicono i responsabili dell'indagine. Economia e turismo, oltre all'ambiente, sono infatti i settori più colpiti da questo trend. La maggior densità di rifiuti è stata riscontrata sulle spiagge di Barcarello a Palermo, del Golfo di Talamone a Orbetello, del Porto di Scarlino, della Babbaluciara di Agrigento e Coccia di Morto/Pesce Luna di Fiumicino. In queste 5 spiagge, è possibile contare in media fino a 4 rifiuti nella sola superficie occupata da un ombrellone.

Le altre spiagge monitorate si trovano nei comuni di Genova, Viareggio, Anzio, Pozzuoli, Pollica, Giardini Naxos, Ragusa, Pachino, Noto, Catania, Policoro, Pisticci, Casalabate, Tricase, Brindisi, Polignano a Mare e San Benedetto del Tronto. L'obiettivo di Beach Litter è di indagare la quantità e la tipologia di rifiuti sulle spiagge italiane e del Mediterraneo, contribuendo all'applicazione della direttiva europea sulla Marine Strategy.

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