mercoledì 5 aprile 2017

Venti di CRISI a Palazzo Madama

ROMA, 5 aprile - Venti di crisi da Palazzo Madama. Scoppia un caso sull'elezione del senatore di Ap Salvatore Torrisi alla presidenza della prima commissione, quella che esaminerà la riforma elettorale. Su di lui i voti delle opposizioni, da Fi a M5s, più Ap e Mdp. Il Pd, a cui spettava la presidenza, resta tagliato fuori. I renziani partono all'attacco: 'Un inedito patto della conservazione. Non vogliono muovere foglia sulla legge elettorale'. Alfano chiede al suo senatore di rinunciare all'incarico e Gentiloni, dopo un incontro a Palazzo Chigi con il Pd, si impegna a 'rafforzare la coesione della maggioranza'. Ma il caso non è chiuso.
Il senatore di Ap, infatti, Salvatore Torrisi è strato eletto, con 16 voti, presidente della commissione affari costituzionali del Senato. Il capogruppo del Pd Giorgio Pagliari ha incassato 11 voti, una scheda è risultata bianca. Torrisi era vicepresidente, ora si dovrà trovare un suo sostituto alla vicepresidenza.
Il premier Paolo Gentiloni ha ricevuto il presidente del Pd Matteo Orfini e il vicesegretario uscente Lorenzo Guerini, che - riferiscono fonti di Palazzo Chigi - gli hanno rappresentato le loro preoccupazioni per il grave episodio in Senato. Preoccupazioni che Gentiloni ha "condiviso, assicurando da parte sua l'impegno per contribuire al rafforzamento della coesione della maggioranza".

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