lunedì 3 aprile 2017

TRUMP: sulla Corea del Nord. la Cina aumenti la pressione, altrimenti faremo da soli


WASHINGTON, 3 aprile - Evitare uno scontro sui dazi con gli Usa che porterebbe inevitabilmente a una guerra commerciale tra le due principali potenze mondiali. Con conseguenze imprevedibili per l'intero pianeta. E' l'obiettivo numero uno del presidente cinese Xi Jinping, che giovedì e venerdì avrà il suo primo faccia a faccia con Donald Trump, dopo un inizio tempestoso dei rapporti tra Pechino e la nuova amministrazione statunitense.

Intanto il presidente americano mette in guardia la Cina anche sul fronte della Corea del Nord: "Se non ci aiuteranno e non aumenteranno le loro pressioni sul regime di Pyongyang gli Stati Uniti agiranno da soli", ha detto in un'intervista al Financial Times, sottolineando come l'America è pronta a decidere "azioni unilaterali" per eliminare la minaccia nucleare nordcoreana. Da indiscrezioni si sa che tutte le opzioni sono sulla scrivania dello Studio Ovale, compresa quella estrema dei raid aerei. Del resto la costa occidentale Usa si sente minacciata, e lo stesso Barack Obama prima del passaggio di consegne ha avvertito Trump su come Pyongyang sia al momento il pericolo numero uno per la sicurezza nazionale.

Tra i due leader che si incontreranno a giorni, comunque, chi ha le idee più chiare sembra al momento Xi, che arriverebbe a Palm Beach, nella “Casa Bianca d'Inverno” di Mar-a-Lago, con un piano ben preciso: mettere sul piatto nuovi investimenti cinesi in Usa. Investimenti per parecchi miliardi di dollari, soprattutto su quei progetti infrastrutturali che Trump vuole rilanciare per creare posti di lavoro e ammodernare il Paese. Un piano da mille miliardi di dollari in dieci anni che il presidente americano dovrebbe presentare entro la fine dell'anno.

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