martedì 11 aprile 2017

SAN BERNARDINO (California), spara in una scuola, uccide maestra e si suicida. Feriti due scolari



SAN BERNARDINO (California), 11 aprile - San Bernardino sprofonda di nuovo nell’incubo del terrore. Un uomo, con il volto coperto da una bandana nera, entra in una classe della scuola elementare North Park, e apre il fuoco. Il bilancio è di due morti, una maestra e l’uomo che ha sparato, e di due studenti feriti trasportati in ospedale in elicottero. Ma non si tratta di terrorismo: la polizia precisa subito che l’ipotesi è quella di “omicidio-suicidio”, forse innescato da una lite domestica.
L’allarme è scattato alle 10.30 del mattino locali, alle 19.30 italiane. Immediato l’intervento della polizia. «Riteniamo si tratti di suicidio-omicidio» ha rassicurato il capo della polizia, Jarrod Burguan, smorzando subito i timori di un attacco terroristico. L’uomo che ha aperto il fuoco, secondo le prime ricostruzioni, conosceva la maestra, ed era lei il suo bersaglio.
Nella sparatoria sono rimasti feriti anche due bambini, uno di loro versa in condizioni critiche in ospedale. «Non aveva i bimbi come target» precisa gli agenti. Giunta sul luogo la polizia ha subito isolato la scuola, facendo scattare l’allarme in via precauzionale anche nelle altre scuole dell’area. La situazione è però apparsa quasi subito sotto controllo, anche se non sono mancati minuti di panico.
L’evacuazione dei bambini e l’arrivo dei genitori ha causato momenti di tensione, ma poi il sollievo ha avuto la meglio. La paura per San Bernardino è stata però molta ricordando l’attacco del 2015 quando Tashfeen Malik e Syed Farook hanno ucciso 4 persone ferendone altre 21, in un atto che Barack Obama aveva definito di terrorismo. L’Isis infatti aveva rivendicato la strage.

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