venerdì 14 aprile 2017

Preso in una villa in TOSCANA il capo bastone della famiglia mafiosa "CARATEDDI"


CATANIA, 14 aprile - La polizia di Stato ha arrestato il boss latitante Concetto Bonaccorsi, 56 anni, noto come "'u carateddu", ricercato dal settembre 2016 quando non rientrò nel carcere di Secondigliano (Napoli) dopo un permesso premio di tre giorni. Condannato all'ergastolo per omicidio, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti è lo storico capo dell'omonima 'famiglia' del clan Cappello-Bonaccorsi. Indagini di personale della Squadra Mobile di Catania hanno consentito di rintracciarlo in Toscana, in una villa di Massa e Cozzile dove è stato arrestato in collaborazione con la polizia di Stato di Pistoia.
Concetto Bonaccorsi è lo storico capo bastone dell’omonima famiglia, intesa “Carateddi”, dell’organizzazione Cappello – Bonaccorsi, e vanta un curriculum criminale di assoluto valore, annoverando pregiudizi penali per associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidi, distruzione di cadavere, reati in materia di stupefacenti ed armi, reati contro il patrimonio (rapine) ed altro.
Nel 1991, Concetto Bonaccorsi, allora giovane sposino era stato arrestato dai carabinieri che subito dopo la cerimonia civile lo avevano aspettato davanti al Municipio di Valverde e portato via.
Ritenuto il capo di una frangia del clan dei Cursoti, una delle famiglie mafiose più potenti, Bonaccorsi da anni si era trasferito a Torino e in Sicilia tornava assai raramente. Era sceso in Sicilia per sposarsi e ai carabinieri la mattina dell’arresto chiese solo un favore: ‘…il tempo di sposarmi e sono a vostra disposizione…’.
Rinchiuso nel carcere di Bicocca fu accusato di avere ucciso a Torino nel febbraio del 1990 due ladri d’ auto colpevoli di avergli rubato qualche giorno prima la sua Fiat Uno turbo. In Piemonte Bonaccorsi secondo gli investigatori avrebbe guidato un clan affiliato ai Cursoti specializzato nello spaccio di sostanze stupefacenti e alle estorsioni.

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