mercoledì 5 aprile 2017

PAVIA, tolta alla famiglia ragazza marocchina di 14 anni: la frustavano perchè si comportava da "occidentale"


PAVIA, 5 aprile - Il Tribunale dei Minori di Milano ha deciso di affidare una ragazza marocchina di 14 anni a una comunità, togliendola alla famiglia che a suo dire la maltrattava. Padre, fratello e madre sarebbero arrivati anche a frustarla perché, ha affermato la ragazzina, vestiva e si comportava troppo da "occidentale". Le autorità hanno avviato un'indagine. La 14enne ha riportato contusioni multiple.La vicenda è stata riportata dal quotidiano "La Provincia Pavese", precisando che nei confronti dei parenti è stata avviata un'indagine. La versione della famiglia differisce da quella della ragazza e i parenti si difendono sostenendo che intervenivano sulla figlia con severità solo per il suo comportamento a loro avviso molto riprovevole: non voleva più andare a scuola, rientrava tardi, si vestiva in modo eccessivo.Quello che è certo al momento è che la ragazza è finita in ospedale per contusioni multiple, e per questo ha presentato denuncia. I giudici, in attesa dell'accertamento dei fatti, hanno deciso di affidarla provvisoriamente alla comunità.
Le botte erano sempre state una caratteristica della sua educazione, ha ribadito, ma negli ultimi tempi, in coincidenza con la sua crescita e la voglia di maggiore libertà, erano diventate più sistematiche. La 14enne ha denunciato di essere stata picchiata più volte dai suoi familiari, soprattutto dal padre e dal fratello. Calci, pugni, schiaffi, cinghiate e frustate con il cavo di alimentazione del computer. Una volta il fratello, ha raccontato, era entrato in camera sua e l’aveva pestata con il manico della scopa perché era rientrata a casa tardi.
I motivi delle botte erano sempre gli stessi, secondo la versione della ragazzina: i familiari non sopportavano che lei uscisse con le sue coetanee italiane, che vestisse e si comportasse come loro. «Mi dicevano: “Non sei come noi, se muori è meglio... Vuoi essere come le tue amiche italiane, solo le poco di buono si vestono come te”». Sopraffazioni di cui sarebbe rimasta vittima anche la sorella più grande, 12 anni prima. L’adolescente ha raccontato che anche la madre non la difendeva, anzi incoraggiava gli altri familiari a picchiarla, spesso per ragioni legate al suo abbigliamento, e in generale per il suo «comportamento inappropriato».

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