martedì 19 maggio 2015

La 'NDANGHETA "combinava" anche partite di Lega Pro e serie D, 50 fermi, 30 squadre coinvolte. Terremoto

CATANZARO 19 maggio - La 'ndrangheta dietro presunte combine di partite. E' di nuovo terremoto nel mondo del calcio, stavolta in Lega Pro e Serie D. La Polizia sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia nell'ambito di una nuova inchiesta sul Calcioscommesse, nei confronti di calciatoridirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e e dallo Sco di Roma.. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Sono 50 i fermi, oltre 70 gli indagati. Perquisizioni sono in corso nelle sedi di diverse squadre. Sarebbero più di 30 le squadre coinvolte nella nuova indagine che coinvolgono calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi . Tra le squadre vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lametia, Sant'Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo
I poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona.
Ad alcuni indagati vengono contestate le aggravanti mafiose e transnazionali. L'inchiesta ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell'omonima cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì scorso in una operazione della polizia contro la 'ndrina.
Quella degli Iannazzo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, è una cosca "d'elite della mafia imprenditrice" dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio. Nel corso dell'operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, Sco, Dia e Guardia di finanza, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori. E' stato captando alcune conversazioni di Pietro Iannazzo nel corso di quella indagine che gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse.
Tra gli arrestati anche il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri (Teramo), responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, è stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell'inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprietà del club e tra il resto della dirigenza. L'Aquila come società non è coinvolta a livello penale.

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