lunedì 25 maggio 2015

BERLUSCONI da Fazio: Alfano? E' attaccato alla poltrona con grande affetto...


ROMA, 25 maggio - Berlusconi, ieri da Fazio a "Che tempo cjhe fa" è apparso tonico e aggressivo,  Ecco alcune delle sue affermazioni. Alfano, Fini? "Hanno abbandonato Fi dei professionisti della politica. Per me e per la maggioranza di FI la politica è dovere, loro fanno politica per il proprio tornaconto" e non hanno "speranza di un futuro politico". Alfano ministro? "E' attaccato alla sua poltrona con forte affetto...". 
"Forza Italia ha avuto un calo dei consensi" perché mentre "io ero confinato a casa mia e in un anno ho fatto 'zero Tv' Renzi e Salvini sono stati presenti sulla Tv nazionale 6 ore alla settimana".
"Renzi ha fatto tante cose che però non hanno influito su benessere italiani, anzi le cose sono molto degradate. Oggi la prospettiva è al contrario una prospettiva di povertà e questo e quello che mi fa sentire responsabilità di non abbandonare sfida di non abbandonare la sfida del 1994", ha quindi detto Berlusconi, ospite di "Che tempo che fa".
"Per contare nel Paese moderati si deve passare da maggioranza numerica a maggioranza politica. Si deve dare vita ad un grande soggetto, un comitato elettorale, leggero".
"Una grande riforma della macchina dello Stato, una grande riforma del fisco, una riforma profonda della magistratura": sono questi i tre punti "della rivoluzione liberale", ha spiegato Berlusconi. "Renzi non è più un leader comunista, ma è uomo di sinistra e viene da una tradizione che non gli consente di realizzare l'equazione sullo sviluppo: meno tasse su imprese e lavoro creano più produzione", ha aggiunto.
Quanto al Movimento 5 Stelle, Berlusconi ha spiegato che "durante le elezioni europee ho decretato la fine Grillo, si è fermata lì la storia di Grillo, oggi non c'è possibilità che vada da nessuna parte e i suoi non contano nulla in Parlamento. E' una ferita nella democrazia ma non più un pericolo e andrà verso degrado". 
Un erede "non si è ancora fatto vivo, spero accada presto".  A chi gli chiede se allora sia lui stesso l'erede, il Cav replica: "No, io non sono candidabile per sei anni e conosce la mia età. Potrò dare una spinta e promuovere una grande crociata ma poi dovrà esserci qualcuno, ci sono grandi personaggi che possono aspirare".  "In una monarchia è il sovrano che decide il successore, nelle democrazie è il popolo che decide il leader" dice Berlusconi  rispondendo a Fazio chegli chiede quale sarà la donna leader di Fi. "Penso a qualcosa un poco diverso dalle primarie", ha aggiunto facendo riferimento tra i vari esempi alle convention Usa.

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