domenica 22 maggio 2016

La BOSCHI: se perdiamo il referendum, me ne vado come RENZI


ROMA, 22 maggio - "Se perdiamo il referendum sulla Costituzione e sulla legge elettorale anche io lascio il governo come Matteo Renzi". Lo ha affermato a In mezz'ora il ministro Maria Elena Boschi, aggiungendo: "Ci assumiamo insieme la responsabilità. Abbiamo lavorato insieme a questo progetto politico". "L'Anpi ha preso una posizione diversa dalla nostra. Ma ci sono tanti partigiani veri che voteranno sì. "L'Anpi sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno "SI" alla riforma". E cita il 97enne partigiano "Diavolo" che ha annunciato che voterà "SI" al referendum. "Anche nell'Anpi molti voteranno "SI" come anche molti nel M5S", aggiunge. E si accede un vespaio, L'Italicum, invece, non si tocca: per la Boschi "la legge è questa e funziona".
"Noi - ha dichiarato il ministro - siamo stati molto seri e questo credo che sia un nuovo modo di fare politica. Ci siamo assunti un impegno per cambiare le cose, se non dovesse essere quello vogliono i cittadini come faremmo a restare?".
"Renzi non ha personalizzato il referendum" - La Boschi si dice certa che, in caso di sconfitta, Renzi manterrà la promessa di lasciare: "Ha fatto un discorso molto serio: il premier non ha personalizzato il referendum, anzi siamo i primi a dire che bisogna parlare nel merito: c'è chi vuole che nulla cambi, Di Maio e Salvini, e noi che vogliamo cambiare. Quando proponi un cambiamento così radicale ai cittadini, se i cittadini non condividono questo progetto come facciamo a non prenderne atto e a essere coerenti e seri?".
"Le legge elettorale non sarà cambiata" - Secondo Maria Elena Boschi, l'attuale legge elettorale "garantisce la stabilità ed evita che ci siano nuovamente i governi tecnici e balneari". Il ministro intende così rispondere alle richieste della minoranza Pd di rivedere l'Italicum legandola alle riforme costituzionali. "Noi abbiamo proposto riforme che tengono insieme riforma costituzionale e legge elettorale - ha sottolineato - non votare in modo coerente su come hanno fatto in Aula è difficile da spiegare".
"Non è un voto sul governo" - La titolare del dicastero per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento è passata poi a parlare della "partita sulle amministrative". "Noi del Pd ci stiamo impegnando per sostenere i nostri candidati - ha detto -. Che vada bene o male, non è un voto sul governo: quello sarà nel 2018". "Non è un caso - ha proseguito - che non sia un voto su un governo, ma sui candidati di quelle città. Ad esempio, a Roma io appoggio Giachetti, mentre la mia amica Beatrice Lorenzin appoggia Marchini". Amministrative e referendum costituzionale "sono due partite da tenere distinte", ha concluso la Boschi.
Bersani attacca la Boschi: "Come si permette a giudicare i partigiani?" - "Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell'Anpi? E' evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista". Così Pierluigi Bersani su Facebook dopo le parole della Boschi. "In nome di una mezza riforma del Senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Sabato Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E lo usi subito", aggiunge.

Nessun commento:

Posta un commento