lunedì 27 aprile 2015

SUICIDA a GENOVA dopo l'arresto del figlio. "La magistratura miope a volte uccide"

Il ponte Monumentale di Genova
GENOVA, 27 aprile - Ha scritto su un biglietto "la magistratura miope a volte uccide" e si è suicidato gettandosi dal ponte Monumentale, nel centro di Genova. Protagonista un pediatra di 65 anni noto in città che ha deciso di suicidarsi dopo che il figlio, farmacista, è stato arrestato per un giro di farmaci antitumorali dalla procura di Monza. Anche la moglie aveva deciso di suicidarsi ma ha esitato all'ultimo momento dopo avere visto l'uomo gettarsi ed è stata salvata in extremis dalla polizia. La donna è ora ricoverata in ospedale in stato di choc.
Marito e moglie era scossi per un'inchiesta della procura di Monza che aveva scoperto un giro di farmaci antitumorali venduti all'estero e che era culminata lo scorso 2 aprile con l'arresto del figlio della coppia
Procuratore Monza, ormai dicono tutti così - "Ormai dicono tutti così. Non c'è altro da commentare". Così il Procuratore Capo della Repubblica di Monza Corrado Carnevali, a proposito del messaggio lasciato dal medico suicida che non ha nascosto lo sconforto il cui figlio farmacista è stato arrestato in seguito ad un'inchiesta della stessa Procura di Monza su un presunto traffico illecito di farmaci. 

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