martedì 21 aprile 2015

LA STRAGE IN MARE, fermati i due scafisti. "C'è stata una collisione con la King Jacob"




CATANIA, 21 aprile - La nave Gregoretti, della Guardia costiera, con a bordo 27 dei 28 superstiti del naufragio a largo della Libia è nel porto di Catania dalla scorsa mezzanotte. Ad accogliere l'imbarcazione sulla banchina del molo etneo il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, in rappresentanza del governo.
"Fermati i due scafisti dell'imbarcazione affondata. Si tratta del comandante, tunisino, e di un suo assistente, siriano". Lo afferma in una dichiarazione il ministro dell'interno Angelino Alfano. Sono accusati di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento d'immigrazione clandestina. I due, ha spiegato il procuratore di Catania Giovanni Salvi, sono stati indicati dai sopravvissuti che erano a bordo della nave Gregoretti e riconosciuti anche dal giovane del Bangladesh ricoverato in ospedale a Catania a cui sono state mostrate delle fotografie.
Lo scafista che era al comando del barcone naufragato al largo della Libia, nel cercare di nascondersi e non farsi riconoscere, avrebbe pilotato con poca attenzione l'imbarcazione, che sarebbe entrata in collisione con mercantile King Jacob giunto in zona per prestare i soccorsi. Lo hanno raccontato i migranti sopravvissuti.
All'Unhcr i migranti hanno detto di essere partiti dalla Libia sabato mattina, attorno alle otto, e hanno sostenuto che a bordo c'erano circa 800 persone.

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