ROMA, 6 gennaio - I primi 30 provvedimenti disciplinari a carico di altrettanti vigili urbani assenti dal lavoro la notte di Capodanno a Roma sono stati proposti dal Corpo della polizia locale alla Commissione disciplinare del Campidoglio. Lo rende noto il Comune. Le sanzioni previste in casi del genere vanno dalla sospensione per 11 giorni fino al licenziamento. Nel comunicato del Campidoglio si parla di "primo punto di svolta nell'inchiesta amministrativa". "Sarà la commissione a proseguire nell'azione a carico dei dipendenti già informati dal Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale - prosegue la nota -. Si tratta dei casi che ai primi accertamenti sono apparsi più chiari e più gravi. Per casi come questi è previsto un periodo di cinque giorni al termine dei quali deve partire la lettera disciplinare per consentire tutte le misure previste dalla legge. Ai 30 dipendenti è stato contestato l'articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009 che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria del 2002-2005, 2006-2009 che prevede sanzioni che vanno da una sospensione di undici giorni fino al licenziamento".
"Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d'ingrandimento dalla task force dei vigili, guidata dal vicecomandante Modafferi - si legge ancora nel comunicato del Campidoglio -, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all'inizio. L'inchiesta disciplinare continuerà mentre la commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni dopo aver informato gli interessati passerà alla contestazione dei comportamenti".
"Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d'ingrandimento dalla task force dei vigili, guidata dal vicecomandante Modafferi - si legge ancora nel comunicato del Campidoglio -, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all'inizio. L'inchiesta disciplinare continuerà mentre la commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni dopo aver informato gli interessati passerà alla contestazione dei comportamenti".
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