giovedì 22 gennaio 2015

Oggi DRAGHI varerà il piano BCE di acquisti di bond per 1100 miliardi

Mario Draghi
FRANCOFORTE, 22 gennaio - Occhi dei mercati puntati sulla riunione del consiglio direttivo della Bce, che oggi varerà il Quantitative easing: un piano di acquisto di bond da 50 miliardi al mese fino al 2016, mirato a far risalire l'inflazione e rilanciare domanda e crescita. L'annuncio arriverà alle 14.30, orario canonico della conferenza stampa all'Eurotower.

Draghi mette sul piatto 1.100 miliardi - Il presidente Mario Draghi metterà ai voti al consiglio della Bce il suo piano di acquisti di bond con un potenziale da 1.100 miliardi di euro, praticamente il doppio delle attese degli analisti, attraverso acquisti mensili da 50 miliardi fino a tutto il 2016 che però la Bce, venendo incontro ai dubbi tedeschi, potrebbe interrompere se raggiungesse i suoi obiettivi. Un modo per affrontare a testa bassa il gap di bilancio della Bce, circa 2.000 miliardi di euro che Draghi vuol riportare a quota 3.000 per risollevare l'inflazione scesa sotto zero, di fatto entrando di forza nella 'guerra delle valute'. Gli acquisti durerebbero un minimo di 12 mesi, equivalenti a uno stimolo monetario di almeno 600 miliardi di euro, e sarebbero incentrati sui titoli di Stato. 

La Germania spinge per "suddividere" il rischio - Resta ancora una proposta, sulla quale pesa la contropartita per impedire un muro contro muro con la Germania: si tratterebbe di accollare sui bilanci delle banche centrali nazionali, anzichè dell'intera Bce, almeno una parte del rischio dei titoli comprati. Un'ipotesi che ha suscitato critiche vibranti, dato il segnale di scarsa fiducia reciproca che ne scaturirebbe. 

Si attendono turbolenze sui mercati 
- I gestori prevedono volatilità sui mercati dopo la decisione della Bce. Gli operatori, spiegano, si sono già posizionati per l'appuntamento, e dopo una breve fase imprevedibile nel breve periodo, i mercati dovrebbero riprendere il trend in atto, con spread ancora sui minimi ed euro debole sul dollaro. Così si spiega la discesa dell'Euribor a un mese sotto zero, con il tasso utilizzato spesso per indicizzare i mutui a tasso variabile finito a -0,004% (+0,055% l'Euribor a 3 mesi). La possibile turbolenza nel breve sui mercati spiega poi il nuovo balzo dell'oro, per la prima volta da agosto salito stamane in Asia sopra i 1.300 dollari (+0,6% a 1.303,63). 

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