ROMA, 23 gennaio - Permesso di soggiorno per gli informatori degli 007. E' questa una delle misure predisposte dal sottosegretario con delega ai Servizi, Marco Minniti, per il pacchetto anti-terrorismo che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri mercoledì. Tra i "nuovi strumenti di acquisizione informativa" per l'intelligence, il provvedimento indica appunto il rilascio di permessi di soggiorno a "fini informativi", un modo per riconoscere ed incentivare il contributo delle fonti utilizzate dai servizi nella tutela contro la minaccia jihadista.
Confermata anche, come era emerso nei giorni scorsi, la possibilità per gli 007 di avere colloqui con detenuti, finora vietati dalla legge e garanzie funzionali per gli agenti che operano in scenari ad elevato rischio, come la possibilità di testimonianza con identità falsa.
Inoltre, si prevedono 100 assunzioni nei prossimi tre anni nell'intelligence per acquisire specialisti sul radicalismo islamico, sulla conoscenza delle lingue rare e sulla sicurezza cibernetica. Il costo del reclutamento straordinario di queste professionalità e' pari a 5 milioni di euro.
Confermata anche, come era emerso nei giorni scorsi, la possibilità per gli 007 di avere colloqui con detenuti, finora vietati dalla legge e garanzie funzionali per gli agenti che operano in scenari ad elevato rischio, come la possibilità di testimonianza con identità falsa.
Inoltre, si prevedono 100 assunzioni nei prossimi tre anni nell'intelligence per acquisire specialisti sul radicalismo islamico, sulla conoscenza delle lingue rare e sulla sicurezza cibernetica. Il costo del reclutamento straordinario di queste professionalità e' pari a 5 milioni di euro.
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