domenica 9 febbraio 2014

La Svizzera dice sì al blocco dell'immigrazione (ma è spaccata in due)

GINEVRA - Il 50,4% degli elettori svizzeri ha detto di sì alle quote per l'immigrazione, secondo una proiezione dell'istituto Gfs. I no sono al 49,6%, quando mancano ancora i risultati di Berna e Zurigo.
L'esito era già previsto sul filo del rasoio per il referendum "Contro l'immigrazione di massa". Globalmente, la Svizzera francofona ha tendenzialmente votato contro l'iniziativa, mentre in Ticino e nei Cantoni di lingua tedesca la maggioranza ha votato a favore. L'inziativa era stata promossa dalla destra conservatrice asieme a un'altra denominata "Il finanziamento dell'aborto è una questione privata" che vuole ritirare i costi delle interruzioni volontarie di gravidanza dalle spese coperte dall'assicurazione malattie di base. Proposta che è stata bocciata. Il testo sull'immigrazione chiede l'introduzione di tetti massimi e contingenti annuali per tutti gli stranieri, "stabiliti in funzione degli interessi globali dell'economia svizzera e nel rispetto del principio di preferenza agli Svizzeri". L'accettazione mette a rischio gli accordi sulla libera circolazione delle persone in vigore tra la Svizzera e l'Unione europea. 

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