ROMA - Grave colpo per il turismo in Egitto. La Farnesina ha reso noto nel pomeriggio il suo "sconsiglio" per i viaggi a Sharm e nel Sinai. Alcune migliaia di italiani sono attualmente sulle rive del Mar Rosso e altrettanti si preparano a partire.
Testualmente il sito del Ministero degli Esteri viaggiaresicuri.it scrive: "In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".
La Farnesina sta valutando di far evacuare i turisti italiani dal Paese. Così come ha già fatto l'Olanda per voce del suo ministro degli Esteri, che ha consigliato il rientro degli olandesi che sono nei resort di Sharm el-Sheik e del Sinai. "La perdurante e difficile fase di transizione conferma la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese - spiega la Farnesina - Eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell'attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti".
Testualmente il sito del Ministero degli Esteri viaggiaresicuri.it scrive: "In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".
La Farnesina sta valutando di far evacuare i turisti italiani dal Paese. Così come ha già fatto l'Olanda per voce del suo ministro degli Esteri, che ha consigliato il rientro degli olandesi che sono nei resort di Sharm el-Sheik e del Sinai. "La perdurante e difficile fase di transizione conferma la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese - spiega la Farnesina - Eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell'attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti".
Più in dettaglio, la situazione appare particolarmente problematica - prosegue l'avviso - "nella regione al confine con la Striscia di Gaza, oltre che al Cairo, ad Alessandria, nelle altre principali città del Delta e del Canale di Suez e in tutta la Penisola del Sinai, ove si registra uno stato di tensione significativo dovuto innanzitutto all'attività di cellule terroristiche jihadiste".
Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e' legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali), ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina ricorda la Farnesina tornando a "suggerire di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali". "Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali", si sottolinea.
Non solo Italia e Olanda, anche Berlino sconsiglia i viaggi nel nord della penisola del Sinai e nell'area al confine fra Egitto e Israele e sollecita il rientro per i turisti sul posto. L'annuncio è segnalato sul sito del ministero degli Esteri tedesco. La compagnia turistica Tui ha messo a disposizione un charter speciale per rimpatriare i turisti a Sharm el Sheikh. I viaggi verso la regione sono stati bloccati fino al 14 marzo.
Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e' legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali), ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina ricorda la Farnesina tornando a "suggerire di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali". "Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali", si sottolinea.
Non solo Italia e Olanda, anche Berlino sconsiglia i viaggi nel nord della penisola del Sinai e nell'area al confine fra Egitto e Israele e sollecita il rientro per i turisti sul posto. L'annuncio è segnalato sul sito del ministero degli Esteri tedesco. La compagnia turistica Tui ha messo a disposizione un charter speciale per rimpatriare i turisti a Sharm el Sheikh. I viaggi verso la regione sono stati bloccati fino al 14 marzo.
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