venerdì 2 settembre 2016

ROMA, la giunta Raggi nel caos perde pezzi

ROMA, 2 settembre - Caos Roma: la giunta Raggi perde pezzi, si sono dimessi il capo di gabinetto Carla Raineri e l'assessore al bilancio Marcello Minenna. Ma a lasciare sono anche i vertici dell'Atac, l'azienda di trasporto pubblico capitolina: dopo il direttore generale Marco Rettighieri, anche l'amministratore unico Armando Brandolese. E va via anche l'amministratore unico di Ama Alessandro Solidoro. 
In un post diffuso nella notte, la sindaca indica in un parere chiesto all'Autorità Anticorruzione per garantire la massima trasparenza la ragione delle revoca dell'incarico alla capo di gabinetto che sarebbe stato deliberato stamattina. 
La nomina di Carla Raineri a capo di gabinetto di Roma Capitale sarà oggetto di accertamenti da parte della procura della repubblica. E ciò sulla base di un esposto depositato oggi da Fratelli d'Italia nel quale si ipotizza il reato di abuso d'ufficio. L'azione legale, legata anche ai compensi assegnati, era stata annunciata il 23 agosto scorso e riguardava non solo la nomina di Raineri, ma anche quella del capo della segreteria del sindaco, Salvatore Romeo.
La sindaca ha avuto una riunione con la sua maggioranza e alcuni assessori ed ora è in corso l'assemblea capitolina: "Stiamo lavorando per individuare delle personalità di rilievo che possano contribuire al rilancio della città. Non ci fermiamo", ha detto Raggi nella riunione con la sua maggioranza. In sostanza, l'Anac avrebbe ritenuto sbagliata la procedura adottata per le nomine e l'entità dello stipendio assegnato ai nuovi vertici del Campidoglio. Raineri, da parte sua, parla di 'dimissioni irrevocabili' rinviando a ulteriori comunicazioni. Critiche arrivano dal Pd, che parla di 'flop a 5 Stelle'. Mentre Renzi, intervistato da Rtl, resta alla larga: 'Dimissioni al Comune di Roma? Non metto bocca'.
A poco più di due mesi dall'insediamento, seguito alla clamorosavittoria ale elezioni  dunque, per la sindaca Virginia Raggi non accenna a sciogliersi il nodo del capo di gabinetto, ruolo talmente delicato da accendere subito polemiche e dispute interne anche al Movimento Cinque Stelle. Il primo ad essere stato nominato alla guida dell'ufficio è stato Daniele Frongia, braccio destro della sindaca poi spostato nel ruolo di vicesindaco.

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