NEW YORK, 15 maggio - Donald Trump replica al New York Times il giorno dopo l'inchiesta che accusa il candidato repubblicano alla Casa Bianca di avance e molestie su decine di donne. "Il Nyt ha scritto un altro pezzo su di me. Tutti sono impressionati da come ho trattato bene le donne, non hanno trovato nulla contro di me. È uno scherzo", scrive il magnate. Intanto i repubblicani preparano un piano per lanciare un'alternativa che possa spodestare la nomination a Trump.
Scrive ancora il tycoon: "Ognuno sta ridendo per il pezzo parziale che il New York Times ha fatto su di me e le donne. Io ho fornito (al quotidiano, ndr) molti nomi di donne che ho aiutato, ma si sono rifiutati di usarli". E conclude: "Perché il New York Times non scrive un pezzo sulla vera storia dei Clinton e le donne? I media sono completamente disonesti".
Il piano B dei repubblicani - Le continue "intemperanze" di Donald Trump hanno finito con l'esasperare alcuni esponenti del partito repubblicano, guidati dall'ex candidato presidenziale Mitt Romney e dai commentatori conservatori William Kristol ed Erick Erickson. I nomi "caldi" per la nuova nomination, secondo il Washington Post, sono quelli del senatore del Nebraska Ben Sasse e del governatore dell'Ohio John Kasich, che si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca a inizio maggio.
Il tempo stringe - Il gruppo anti-Trump avrebbe già commissionato sondaggi, contattato finanziatori e cominciato a corteggiare i potenziali contendenti. Un'iniziativa portata avanti senza grande convinzione per vari mesi, che è invece diventata molto attiva negli ultimi dieci giorni, dopo che il tycoon ha di fatto conquistato la nomination repubblicana. I promotori ammettono che una campagna indipendente in questa fase è inutile e che sono rimaste soltanto un paio di settimane di tempo per lanciare una candidatura credibile. "Ma trovano così repellente l'idea di Trump come comandante in capo che vogliono agire a tutti costi", scrive il quotidiano della capitale americana. L'ex governatore del Massachusetts Romney avrebbe già contattato personalmente sia Sasse che Kasich.
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