lunedì 23 marzo 2015

VANESSA E GRETA insistono: vogliono tornare in SIRIA



ROMA, 23 marzo - Le cooperanti Vanessa Marzullo e Greta Ramelli vogliono tornare in Siria e la destra insorge. In una intervista a "Repubblica", Vanessa, una delle due volontarie rapite in Siria la scorsa estate e liberate dopo cinque mesi, ha detto che è loro intenzione tornare nel Paese mediorientale, sconvolto dalla guerra civile, nonostante "il fango" che a loro dire gli è stato gettato addosso per il presunto riscatto pagato dal governo italiano. L'intervista non ha mancato di sollevare polemiche. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, su Facebook ha commentato così: "Vanessa e Greta vogliono tornare in Siria? Prima restituiscano agli italiani tutti i soldi che lo Stato ha speso per loro. E, vista la scelta consapevole delle due, mi auguro che questa volta, in caso di nuovo rapimento, il Governo non voglia pagare un nuovo riscatto". Dello stesso tenore anche il commento dell'esponente leghista Roberto Calderoli, vice presidente del Senato: "Le due signorine Greta e Vanessa annunciano la loro volontà di tornare in Siria. Ovviamente ognuno è libero di andare dove vuole, ma se vogliono fare del volontariato perché non lo fanno vicino a casa?". "Ci sono tante persone bisognose anche in Italia - ha continuato l'esponente della Lega Nord - oppure in Paesi meno a rischio della Siria dove, evidentemente, non hanno imparato niente da ciò che è accaduto. E' necessario che vadano a svolgere la loro opera meritoria proprio lì?". "Ovviamente auguro loro che non debbano mai ripetere la triste esperienza già vissuta, ma mi sembra altrettanto ovvio che nel malaugurato caso dovessero giungere in futuro nuove richieste di riscatto - ha concluso Calderoli - il governo italiano debba rispondere che non siamo il bancomat dei terroristi".

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