MILANO, 24 marzo - "Dall'analisi (...) effettuata, sembra potersi affermare che" Ruby "con ogni probabilità si rechi ad Arcore" tra novembre e dicembre scorsi "e che in queste occasioni usi l'accortezza di spegnere il cellulare già in fase di avvicinamento" per "non far registrare la propria presenza sulle celle". E' scritto in un atto dell'inchiesta 'Ruby ter'.
L'informativa di pg in cui si sostiene che Ruby si sarebbe recata ad Arcore negli ultimi mesi dell'anno scorso è datata 10 dicembre 2014 e si basa sull'analisi dei tabulati nell'ambito della "attività di intercettazione telefonica". Karima El Mahroug, indagata assieme a Silvio Berlusconi e ad altre ragazze per corruzione in atti giudiziari, è stata intercettata tra metà novembre e i primi di dicembre dell'anno scorso, quando "con ogni probabilità", secondo gli investigatori della sezione di polizia giudiziaria della Procura, si reca "ad Arcore".
A riprova di ciò nell'atto viene indicata anche una telefonata notturna della marocchina con il nuovo "fidanzato", Daniele Leo. Il 2 dicembre scorso, alle 2.41, Ruby chiama l'uomo, "il quale è molto risentito - si legge nell'annotazione - perché il telefono della donna è stato spento fino a quel momento". E 'Rubacuori' "gli spiega i suoi movimenti ricordando all'uomo che lui sa benissimo il motivo per cui ha tenuto il telefono spento".
Domanda: ma tutto ciò raffigura un reato?
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