Raffaele Sollecito con i suoi avvocati durante la conferenza stampa a Roma |
"Il mio rapporto con Amanda? Una semplice storia d'affetto" - "Il mio rapporto con Amanda era una semplice storia d'affetto tra due ragazzi. Auguro ad Amanda ogni bene, forse scriverò un libro, ora voglio dimenticare", ha spiegato l'ingegnere pugliese. "Ringrazio i giudici che mi hanno risarcito di tante sofferenze, ma la ferita non si cicatrizzerà mai. Sono completamente estraneo a tutta questa vicenda", ha poi ribadito. "Il dolore è ancora presente, se guardo l'esito finale la giustizia ha funzionato".
"Nessuno mi chiami più assassino" - "Non accetto mai più di essere definito assassino e mi tutelerò nelle sedi opportune nel caso ce ne fosse bisogno", ha continuato Sollecito. L'avvocato Bongiorno ha chiarito che quello di oggi è "un contributo che vuole dare Raffaele, una sua dichiarazione, che vi darà contezza del suo stato d'animo. Non è una conferenza tecnica. Non intendiamo rifare il processo; questo è un incontro con i giornalisti visto che altrimenti non lo lascereste continuare a vivere. Non intendiamo parlare di tecnicismi".
Bongiorno: "Non sfrutteremo la responsabilità civile per vendetta" - "Valuteremo istanze relativamente all'ingiusta detenzione, ma non ci sono sentimenti di vendetta nell'animo di Raffaele. Non cerchiamo vendette verso giudici che hanno sbagliato", ha infine sottolineato la Bongiorno. "E' sbagliato pensare che andremo a frustare i giudici. La responsabilità civile è un istituto serissimo, non va esercitato con spirito di vendetta, non ci sono allo stato iniziative di questo genere".
Maori: "Tocca a Rudy Guede dare spiegazioni alla famiglia Kercher" - "L'omicidio di Meredith è avvenuto esclusivamente per mano di Rudy Guede che sta scontando una condanna bassissima, è lui che deve far sapere alla famiglia Kercher la verità dei fatti", ha invece detto l'avvocato Luca Maori che ha difeso Raffaele Sollecito insieme a Giulia Bongiorno
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