DUSSELDOF, 28 marzo - "Sto pianificando un'azione atroce che sarà ricordata per sempre". Così avrebbe detto Andreas Lubitz, il pilota suicida dell'Airbus Germanwings, all'ex fidanzata. Secondo il racconto della donna, Lubitz si sarebbe anche svegliato in preda ad incubi, urlando in piena notte: "Stiamo precipitando". Affermazioni che rendono ancora più terribile quanto avvenuto su quel maledetto aereo.
L'ex fidanzata, riporta il Daily Mail, ricorda ora con orrore quelle frasi che il giovane pilota, con gravi problemi psichici e in preda alla depressione, le aveva detto oltre un anno fa.
La ragazza, che ha scelto l'anonimato, ricorda come l'allora fidanzato urlasse nel sonno, in preda ad incubi che riguardavano il suo lavoro, descrivendo un aereo che precipitava. "Quando ho sentito la notizia del disastro aereo - prosegue - quelle frasi mi sono sembrate una profezia". "Non ho mai saputo cosa Lubitz volesse dire quando affermava che con il suo gesto sarebbe passato alla storia. Ora l'ho capito", conclude.
Gli investigatori al luogo dell'incidente hanno rivelato che hanno recuperato più di 400 parti del corpo appartenenti a 150 le vittime del disastro, ma non hanno trovato un solo corpo intatto.
La polizia ha ora chiesto a amici e familiari dei defunti di fornire campioni di DNA in cui iniziano il compito triste di identificare coloro che sono morti nello schianto.
Articoli con tracce vitali del DNA, come spazzolini da denti e gioielli, sono stati consegnati agli esperti in un laboratorio.
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