lunedì 5 gennaio 2015

Mercoledì a Roma i funerali di PINO DANIELE. Sarà sepolto in Maremma


ROMA, 5 gennaio - I funerali del cantautore Pino Daniele  si svolgeranno mercoledì mattina alle 12 al Santuario del Divino Amore a Roma. Poi il cantante dovrebbe essere sepolto nel cimitero di Talamone, nel comune di Orbetello (Grosseto). Il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti spiega di aver  "ricevuto la richiesta da parte della famiglia di Pino Daniele per dare il via libera alla sepoltura nel cimitero di Talamone. E da parte nostra c'è stato subito l'assenso". Pino Daniele era residente nel comune di Orbetello e viveva in una villa nelle campagne tra Orbetello e Magliano, in MaremmaAvrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato colpito da un infarto. Intorno alle 21.15 di ieri è stato chiamato il 118 che, spiega la Asl di Grosseto, ha inviato un'ambulanza con un medico che però, prima di arrivare a casa del cantante, è stata fermata quando si trovava non lontano dall'abitazione. Da quanto spiegato sempre dalla Asl, nel corso di una telefonata fatta dai sanitari dell'equipaggio, che chiedevano precisazioni sull'indirizzo, una decina di minuti dopo la richiesta di soccorso al numero che aveva allertato il 118, è stato spiegato che la persona che doveva essere soccorsa aveva deciso di andare a Roma. Daniele, infatti,  aveva decido di rientrare a Roma, Ma il destino si è accanito contro di lui,  racconta Francesco, un amico di Pino Daniele. "Sull'Aurelia, la sua auto ha bucato. Alla guida della macchina c'era il suo autista perché lui non guidava. Hanno perso del tempo prezioso". Pino Daniele ''è giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio di Roma''. Ad affermarlo è il cardiologo del cantante, Achille Gaspardoni, Direttore UOC di Cardiologia all'Ospedale S. Eugenio. ''Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione - ha aggiunto - ma Pino Daniele era già morto''.  La vita di Pino Daniele ''era appesa a un filo e lui lo sapeva bene. Ogni giorno era un giorno di vita in più guadagnato'' ha poi aggiunto il cardiologo che all'ANSA esprime ''grandissima tristezza'', pur sottolineando che ''purtroppo, la fine era nell'evoluzione stessa della malattia'' dell'artista.

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