domenica 5 ottobre 2014

EBOLA: "critiche" le condizioni del malato di Dallas

Duncan Thomas sta molto male
DALLAS -  Duncan Thomas, il paziente liberiano che ha portato Ebola negli Usa, si è aggravato. Lo ha riferito l'ospedale di Dallas che lo ha in cura in terapia intensiva innalzando il suo stato clinico da "grave" a "critico". Intanto negli Stati Uniti si segnala un altro caso sospetto: un passeggero in volo da Bruxelles a New York è stato prelevato all'aeroporto di Newark da medici in tute "anti-contagio" dopo che aveva mostrato possibili sintomi del virus. Il caso newyorkese sarebbe tuttavia un falso allarme, in un Paese che sembra sempre più sull'orlo della crisi di nervi. Con oltre cento segnalazioni di potenziali casi arrivati al Cdc, il caso sospetto di Newark ha fatto avvicinare i timori all'area metropolitana di New York: "Ebola fa paura", ha ammesso Anthony Fauci, massimo esperto Usa di malattie infettive che ha aggiunto: "E' misterioso. Cataclismatico, acuto, uccide in fretta e in gran percentuale. Noi però abbiamo un sistema che rende straordinariamente improbabile un'epidemia come in Africa". 
A Dallas la magistratura sta pensando di incriminare Duncan per aver mentito sui contatti avuti con malati in patria. Intanto prosegue un lancio incrociato di accuse all'interno dell'ospedale texano che aveva inizialmente respinto Duncan. 
Il Texas Presbyterian ha fatto marcia indietro sulle accuse al software delle cartelle cliniche che non avrebbe informato i medici che il malato veniva dalla Liberia: è stato invece un errore umano, i medici sapevano, ma hanno sottovalutato il rischio esponendo altre persone al contagio. Per una settimana poi la casa dove erano rimasti praticamente agli arresti domiciliari la compagna di Duncan, Louise Troh, la figlia e due nipoti non è stata decontaminata: solo venerdì la famiglia è stata trasferita in una casa isolata, se tutto va bene fino alla scadenza della quarantena.

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