BRASILIA - La presidente brasiliana Dilma Rousseff e' stata rieletta al secondo turno con il 51,64% dei voti, pari a 54.498.042 voti. Il suo sfidante Aecio Neves ha ottenuto il 48,36%, pari a 51.040.588 preferenze. Gli aventi diritto al voto erano 142.822.046, i voti validi sono stati 105.538.630. La percentuale di votanti e' stata del 78,9%, quella degli astenuti il 21,1%. Le schede bianche sono state 1.921.803 (pari all'1,71%), quelle nulle 5.219.538 (4,63%). Dilma ha vinto in 15 stati, Aecio in 12. Lo stato natale dei due candidati, Minas Gerais, di cui Neves e' stato governatore per due mandati fino al 2010, e' stato conquistato da Rousseff.
"brasAecio Neves, battuto al ballottaggio dopo una campagna elettorale caratterizzata da un duro scambio di accuse tra i due candidati. ''Governerò in maniera pacifica e democratica'', ha aggiunto il neo capo di Stato, davanti a una platea di militanti, nel suo primo discorso ufficiale dopo il risultato delle urne. Parole in sintonia con la telefonata di complimenti ricevuta dallo sfidante di centro-destra. ''Le ho chiesto di svolgere un buon governo, che unisca il Paese con un progetto dignitoso'', ha dichiarato Neves subito dopo aver ammesso la sconfitta. E proprio di ''unione'' ha voluto parlare anche la presidente. ''Non credo che queste elezioni abbiano diviso il Paese a metà'', ha esordito. ''Capisco che abbiamo mobilizzato idee e emozioni a volte contraddittorie - ha proseguito Dilma -, ma mosse da un sentimento comune: cercare un futuro migliore''. ''Invece di ampliare divergenze - ha continuato Rousseff per ribadire il concetto - ho speranza che questa energia mobilizzatrice abbia preparato un buon terreno per la costruzione di ponti''.
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