mercoledì 3 aprile 2013

E un'aurora astruale sbreccia il buio totale sull'italiana base Concordia, in Antartide (dove ora è inverno)



BASE CONCORDIA (Antartide) - Un’aurora australe sopra la stazione di ricerca italo-francese Concordia a Dome C in Antartide, quest’inverno (australe, da metà marzo a metà ottobre) abitata da un gruppo di scienziati che sfidano il buio e il freddo.
Il programma scientifico della Stazione  include glaciologia, biologia umana e studi sull'atmosfera. ESA (l’agenzia spaziale europea) utilizza la base per preparare  le future missioni di lunga durata oltre la terra. Durante l'inverno, la Concordia è sotto buio quasi totale, con una temperatura media di –51 ° C e un livello record di –85 ° C. È un posto - diciamo così-  ideale per studiarne gli effetti su squadre piccole e multiculturali isolate per lunghi periodi in un ambiente ostile, estremo.
Aurore si verificano frequentemente sopra il nord e il sud regioni polari, ma spesso sono difficili da vedere da zone popolate.
Dome C, che si trova oltre 3mila metri al di sopra del livello del mare, è uno dei vertici più alti della calotta di ghiaccio dell'Antartide e si trova sul plateau antartico.
L’aurora australe è un fenomeno luminoso dell’atmosfera che consiste in un chiarore dal giallo al purpureo che accompagna il sorgere del sole. L’aurora australe (chiamata anche “Luce del Sud”) è l’emissione di luce dall’alta atmosfera delle regioni polari, determinata dall’eccitazione di atomi di azoto e ossigeno per opera di corpuscoli elettrizzati, emessi dal sole, che vengono deflessi verso le regioni polari dal campo magnetico terrestre; può assumere colorazioni bianche, rosse, gialle, verdi. L’aurora può essere ad arco, perpendicolare al meridiano magnetico, a raggi, che possono essere o isolati o a fasci, a corona, costituite da raggi o bande convergenti in uno stesso punto, a drappo, che sfumano alla sommità.
Credits: ESA/IPEV/PNRA – E. Macdonald-Nethercott

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