ROMA - Nel 2012 i turisti internazionali (quelli che attraversano una frontiera) hanno superato per la prima volta quota 1 miliardo. Il 53% viene dall'Europa, il 22% da Asia e Australia, il 17% dalle Americhe, il 3% dall'Africa e l'1% dal Pacifico. Dati che evidenziano i nuovi trend economici: sono sempre di più i viaggiatori provenienti dall'Oriente e soprattutto dai Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), per Russia e Cina è un vero boom. E l'Africa non è solo più una meta del turismo ma anche una base di partenza: soprattutto da Sudafrica e Nigeria. Un terzo delle persone compra voli e hotel su internet e si organizza da sola il viaggio. La principale destinazione è la Francia, seguita in ordine da Stati Uniti, Cina, Spagna e Italia. E il turismo si conferma una delle maggiori industrie mondiali: copre il 9% del Pil globale e rappresenta l'8,3% dei posti di lavoro.
"Il 2012 ha visto una continua volatilità economica in tutto il mondo, in particolare nella zona euro. Eppure il turismo internazionale è riuscito a mantenere la rotta ", ha dettoil segretario generale UNWTO, Taleb Rifai. "Il settore ha dimostrato la sua capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e, anche se a un ritmo leggermente più modesto, è destinato a continuare l'espansione nel 2013. Il turismo è quindi uno dei pilastri che devono essere supportati dai governi di tutto il mondo come parte della soluzione per stimolare la crescita economica ", ha aggiunto.
UNWTO prevede l'aumento degli arrivi turistici internazionali dal3% al 4% nel 2013, in linea con le sue previsioni a lungo termine per il 2030: +3,8% l'anno, in media, tra il 2010 e il 2020. Questa prospettiva è confermata dal Confidence Index UNWTO. Compilato tra oltre 300 esperti di tutto il mondo, l'indice mostra che le prospettive per il 2013 sono simili alla valutazione dello scorso anno (124 punti per il 2013 contro i 122 per il 2012).
Per regione, le prospettive per il 2013 sono più forti per l'Asia e il Pacifico (+5% a +6%), seguite da Africa (+4% a +6%), Americhe (+3% a +4%), Europa ( +2% a +3%) e il Medio Oriente (0% a +5%).
Fonte World Tourism Organization (www2.unwto.org).
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