Tra i 12 milioni che se lo possono permettere, mete preferite le capitale europee e, in Italia, Sicilia, Lazio e Trentino Alto Adige. Quattro giorni di pernottamento al massimo
ROMA - A Natale e Capodanno la meta preferita degli italiani che andranno in vacanza e' costituita dalle capitali europee. Lo rivela l'indagine di Federalberghi-Acs Marketing Solutions, secondo cui crollano invece le capitali extra europee e le localita' di montagna straniere. In Italia, a Natale, la vacanza preferita, grazie all'ottimo innevamento naturale, sara' in montagna, anche se si registra comunque un calo rispetto al 2011; in rialzo invece le citta' d'arte (13,2% rispetto al 9% del 2011 a Natale e 14,3% rispetto al 10,9% di un anno fa a Capodanno). Le Regioni piu' gettonate saranno a Natale la Sicilia con l'11% della domanda, seguita dal Lazio (10,7%) e dal Trentino Alto Adige (10,1%); a Capodanno invece prima e' il Lazio (15%), quindi Lombardia (14,7%) e Trentino Alto Adige (11,5).
Le vacanze natalizie segnano l'apice di una crisi che ha gonfiato il numero di italiani giunti alla soglia della "poverta' turistica". A fare un viaggio - rivela lo studio, compiuto dall'11 al 17 dicembre su un campione rappresentativo di oltre 50 mln di individui - saranno 12,4 milioni di italiani, il 13% in meno del 2011; circa 32 milioni di italiani (66,7%), contro i 24 milioni dell'anno scorso, dichiara che non fara' nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno per motivi economici. In calo rispetto al 2011 risulta anche la spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) e quindi il giro d'affari del settore che assommera' a circa 7,6 miliardi, segnando una contrazione del 5%.
A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 4,9 notti fuori casa (rispetto alle 5,4 notti del 2011) per una spesa media pro-capite di 653 euro (contro 610). A Capodanno passeranno 3,5 notti fuori casa (contro 3,3) per una spesa media pro capite di 560 euro (contro 508).
Cospicua la riduzione di quanti si potranno permettere una vacanza lunga (dal 24 dicembre al 1 gennaio): saranno 1 milione di italiani contro i 3 del 2011. "Abbiamo sicuramente vissuto uno degli anni piu' difficili della storia moderna del nostro Paese -afferma il Presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca - con pesanti perdite di fatturato e presenze per le imprese ricettive stimabili in almeno il 10%, una flessione di lavoratori attorno alle 50 mila unita' ed un aggravio di tassazione per imprese e consumatori al limite del sopportabile". Secondo Bocca "a questo punto e' indispensabile guardare con fiducia alle imminenti elezioni politiche, dalle quali siamo convinti che uscira' un Governo in grado di saper cogliere le esigenze reali del Paese e delle imprese, trovando, pur in un contesto evidentemente difficile a livello mondiale, quegli spunti indispensabili per far ripartire a tutto tondo l'economia. "Ribadiamo pertanto -conclude Bocca - come il settore debba acquisire nella prossima Legislatura il ruolo primario che gli spetta e ribadiamo ai partiti la sollecitazione affinche' in queste settimane di campagna elettorale dicano chiaramente alle imprese ed ai consumatori quali iniziative concrete intenderanno assumere per il rilancio di un settore che indiscutibilmente e' e rimane tra i pochi a detenere alta potenzialita' economica ed occupazionale".
ROMA - A Natale e Capodanno la meta preferita degli italiani che andranno in vacanza e' costituita dalle capitali europee. Lo rivela l'indagine di Federalberghi-Acs Marketing Solutions, secondo cui crollano invece le capitali extra europee e le localita' di montagna straniere. In Italia, a Natale, la vacanza preferita, grazie all'ottimo innevamento naturale, sara' in montagna, anche se si registra comunque un calo rispetto al 2011; in rialzo invece le citta' d'arte (13,2% rispetto al 9% del 2011 a Natale e 14,3% rispetto al 10,9% di un anno fa a Capodanno). Le Regioni piu' gettonate saranno a Natale la Sicilia con l'11% della domanda, seguita dal Lazio (10,7%) e dal Trentino Alto Adige (10,1%); a Capodanno invece prima e' il Lazio (15%), quindi Lombardia (14,7%) e Trentino Alto Adige (11,5).
Le vacanze natalizie segnano l'apice di una crisi che ha gonfiato il numero di italiani giunti alla soglia della "poverta' turistica". A fare un viaggio - rivela lo studio, compiuto dall'11 al 17 dicembre su un campione rappresentativo di oltre 50 mln di individui - saranno 12,4 milioni di italiani, il 13% in meno del 2011; circa 32 milioni di italiani (66,7%), contro i 24 milioni dell'anno scorso, dichiara che non fara' nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno per motivi economici. In calo rispetto al 2011 risulta anche la spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) e quindi il giro d'affari del settore che assommera' a circa 7,6 miliardi, segnando una contrazione del 5%.
A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 4,9 notti fuori casa (rispetto alle 5,4 notti del 2011) per una spesa media pro-capite di 653 euro (contro 610). A Capodanno passeranno 3,5 notti fuori casa (contro 3,3) per una spesa media pro capite di 560 euro (contro 508).
Cospicua la riduzione di quanti si potranno permettere una vacanza lunga (dal 24 dicembre al 1 gennaio): saranno 1 milione di italiani contro i 3 del 2011. "Abbiamo sicuramente vissuto uno degli anni piu' difficili della storia moderna del nostro Paese -afferma il Presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca - con pesanti perdite di fatturato e presenze per le imprese ricettive stimabili in almeno il 10%, una flessione di lavoratori attorno alle 50 mila unita' ed un aggravio di tassazione per imprese e consumatori al limite del sopportabile". Secondo Bocca "a questo punto e' indispensabile guardare con fiducia alle imminenti elezioni politiche, dalle quali siamo convinti che uscira' un Governo in grado di saper cogliere le esigenze reali del Paese e delle imprese, trovando, pur in un contesto evidentemente difficile a livello mondiale, quegli spunti indispensabili per far ripartire a tutto tondo l'economia. "Ribadiamo pertanto -conclude Bocca - come il settore debba acquisire nella prossima Legislatura il ruolo primario che gli spetta e ribadiamo ai partiti la sollecitazione affinche' in queste settimane di campagna elettorale dicano chiaramente alle imprese ed ai consumatori quali iniziative concrete intenderanno assumere per il rilancio di un settore che indiscutibilmente e' e rimane tra i pochi a detenere alta potenzialita' economica ed occupazionale".
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